Francoforte dovrebbe tenere fermi i tassi di interesse nel meeting odierno, e mostrarsi cauta per il futuro. Nelle attese, la banca centrale dovrebbe segnalare che il prossimo passo sarà un nuovo taglio, che il mercato prevede in settembre, ma difficilmente arriveranno indicazioni chiare visto che l'inflazione e la crescita dei salari restano comunque alte. Secondo gli osservatori, la presidente Christine Lagarde rileverà che le pressioni sui prezzi stanno sì scendendo ma con rischi persistenti, motivo per cui sono necessari più dati.
E' la giornata dell'atteso voto al Parlamento europeo sul secondo mandato di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione. Se dovesse mancarle il sostegno necessario, potrebbe aprirsi uno stallo politico. Von der Leyen ha bisogno di almeno 361 voti: i tre partiti centristi che la sostengono ne portano in dote 401, ma non sono esclusi franchi tiratori. Potrebbero dunque rendersi necessari i voti dei conservatori di Ecr (78) o dei Verdi (53). Secondo i giornali, la premier Giorgia Meloni non avrebbe ancora deciso se sostenere o meno von der Leyen.
Tra i dati in agenda oggi, saranno monitorate con attenzione le nuove richieste settimanali di disoccupazione, date in aumento.
Ieri esponenti della Federal Reserve hanno detto che la banca centrale è più vicina a un taglio dei tassi di interesse, visti i progressi sul fronte dell'inflazione e un migliorato equilibrio del mercato del lavoro. Nel meeting del 30-31 luglio la Fed dovrebbe lasciare invariati i tassi, ma i mercati finanziari si aspettano un allentamento a settembre.