Il tema dominante continua ad essere quello dell'ottima performance dei Btp iniziata dopo la riunione Bce in cui è stato deciso di proseguire fino a settembre 2018 con il QE seppur a ritmo ridotto da 60 a 30 mld mese. Successivamente l'upgrade di S&P sull'Italia e lo switch tra Bonos e Btp hanno fatto il resto. A dare ulteriore slancio, la pubblicazione degli importi delle scadenze dei titoli pubblici in mano alle Bce, che Francoforte provvederà a reinvestire, offrendo un aggiuntivo supporto al mercato, con flussi per circa 11 miliardi al mese. Lo spread di rendimento tra Btp e Bund decennali si è stretto fino a 136 punti base, minimo da fine ottobre 2016; ai minimi da circa un anno anche il tasso del decennale italiano, sceso fino a 1,70%.
Sul fronte Usa è da monitorare con attenzione l'asta di titoli a 10 anni di oggi: l'ultima asta di titoli a medio lungo a 7 anni ha visto una domanda decisamente contenuta che è stata una delle cause del rialzo dei tassi Usa fino in area 2,5% massimi di periodo e livello da cui sono poi rientrati. Ai minimi in queste sedute lo spread tra 10 e 2 anni Usa.
Il mese scorso le esportazioni cinesi sono cresciute a un ritmo più lento del previsto mentre le importazioni hanno visto un incremento superiore alle attese in un segnale che la domanda interna resta robusta. Questo dato può essere preso in prestito dai fautori della globalizzazione: interrompere questo processo ora significherebbe perdere il momento più vantaggioso in cui si sta creando domanda interna forte nei paesi in via di sviluppo.
Dollaro in calo contro le principali controparti sulle notizie che possa essere rinviato il varo di una riduzione delle tasse per le aziende negli Usa.
Prezzi in lieve calo dopo il rally degli ultimi mesi.
ASTE TITOLI DI STATO
EUROPA
Germania, Bobl 7/10/2022.
USA
10 anni 15/11/2027.