I mercati continuano ad essere concentrati sulla riunione di giovedì della Bce e sui dati occupazionali Usa di venerdì. Nessuno spunto significativo dai dati finali Pmi europei in linea con le stime flash. I tassi europei stanno incorporando attese di una Bce particolarmente aggressiva sul fronte di nuove misure espansive e non è detto che le attese siano completamente soddisfatte. Intanto l’Istat fotografa un’Italia che nel terzo trimestre cresce meno delle attese e che vede gli obiettivi di finanza pubblica allontanarsi: i Btp ne risentono solo
in parte con i rendimenti in rialzo ma in modo analogo a quello dei Bund conn lo spread quindi fermo a 94.
Dettaglio dati Istat: tra luglio e settembre l'economia italiana ha ridotto il debole ritmo di crescita segnato nella prima parte dell'anno, per effetto della flessione di esportazioni e investimenti, frutto del rallentamento della domanda mondiale, che il miglioramento della domanda interna non è riuscito a compensare. Crescita congiunturale del prodotto interno lordo di +0,2% dopo +0,3% del secondo trimestre. Resta dunque a rischio l'obiettivo di crescita del governo per quest'anno, pari +0,9%. Istat ha limato al ribasso il dato a perimetro annuo, che passa a +0,8% da +0,9%, dopo l'incremento di 0,6% mostrato tra aprile e giugno. La variazione acquisita del Pil per il 2015 è pari a +0,6%. In attesa di conoscere il giudizio di Bruxelles sulla richiesta di uno sconto sul percorso di rientro del disavanzo per spese relative alla sicurezza e alla cultura nel 2016 dopo gli attacchi di Parigi, il governo dovrà fare i conti con il rischio che la stime inserite nel Documento di economia e finanza si rivelino eccessivamente ottimistiche.
L'attività manifatturiera Usa ha rallentato oltre le attese a novembre, scendendo ai minimi dal giugno 2009.
Oggi prezzi al consumo di novembre europei. Nel pomeriggio stima Adp di novembre sull'occupazione nel settore privato Usa che anticipa i dati ufficiali sul mercato del lavoro Usa in arrivo venerdì. Intervento del Presidente Fed e pubblicazione del Beige Book.
La banca centrale giapponese non esiterà ad adottare nuove misure di stimolo monetario qualora un ulteriore peggioramento dell'andamento delle economie emergenti metta a rischio il trend di risalita del'inflazione del paese.
DATI MACROECONOMICI
ZONA EURO
Stima flash inflazione novembre
USA
Adp, occupati settore privato novembre
Fed pubblica Beige Book