CAFFE’ ESPRESSO

25 luglio 2025 - Bce prende giustamente tempo.

In linea con le attese di mercato e analisti, Francoforte ha confermato i tassi di riferimento sui livelli attuali, al 2% nel caso dei depositi presso la banca centrale.

Illustrando la decisione al termine del consiglio, la presidente Christine Lagarde ha fatto riferimento a un clima "più incerto del consueto", a una votazione unanime e a una situazione attendista, in considerazione del buon posizionamento sui tassi.

La reazione del mercato non si è fatta attendere: calano le prospettive di una mossa espansiva in settembre e lievitano i rendimenti dei titoli di Stato.

Fonti vicine all'istituto centrale riferiscono che la condizione per un taglio dei tassi in settembre è un deterioramento del quadro macro e una revisione al ribasso delle stime dello staff.

 

Trump si è scontrato con il numero uno della Federal Reserve Jerome Powell in occasione di un'irrituale visita presidenziale alla banca centrale Usa, in cui ha criticato il costo di ristrutturazione di due storici edifici dell'istituzione e ha fatto pressione per un taglio dei tassi di interesse.

La prossima settimana è in agenda il Fomc, che nelle attese dovrebbe lasciare i tassi nel range 4,25-4,50%. Trump ha ripetutamente chiesto di ridurli di almeno 3 punti percentuali.

Alla fine della visita, comunque, il presidente Usa ha detto ai giornalisti di non avere intenzione di licenziare Powell.

 

Da segnalare l'indagine Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche, che stando alle attese dovrebbe mostrare in luglio un ulteriore miglioramento a 89 da 88,4 di giugno.

In agenda anche gli indicatori sulle fiducia dei consumatori francesi e i dati Bce sull'offerta monetaria e i prestiti concessi alle famiglie in giugno.

La Bce pubblica le stime trimestrali a cura dei 'professional forecaster' su inflazione, crescita e mercato del lavoro utilizzate per l'elaborazione delle attese dello staff.

 

I prezzi al consumo 'core' nella capitale Tokyo sono rallentati a luglio, al 2,9% su anno dal 3,1%, ma si mantengono ben al di sopra dell'obiettivo della banca centrale del 2%. I dati odierni sono tra i fattori che la Banca del Giappone esaminerà in occasione della prossima riunione il 30-31 luglio, quando il board dovrebbe rivedere al rialzo le previsioni sull'inflazione di quest'anno fiscale in occasione della revisione trimestrale delle sue proiezioni.

 

Il dollaro si è stabilizzato ma si avvia a chiudere con il maggior calo settimanale dell'ultimo mese, mentre il mercato si prepara ai meeting di Fed e BoJ della prossima settimana.

 

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