CAFFE’ ESPRESSO

6 giugno 2025 - Nel pomeriggio dati occupazionali Usa.

Driver di seduta l'aggiornamento sul numero di posti di lavoro creati negli Stati uniti a maggio, cruciale nel definire le aspettative sui tassi Fed dopo che recenti dati deboli hanno rafforzato le scommesse di mercato su un possibile allentamento entro la fine dell'anno. Pubblicati ieri, i numeri settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi sette mesi, indicando un allentamento delle condizioni del mercato del lavoro in un contesto di crescenti difficoltà economiche dovute ai dazi.

Il possibile risorgere di pressioni sui prezzi - innescate dalle politiche tariffarie trumpiane - rappresenta al momento un rischio più pressante rispetto al rallentamento del mercato occupazionale.

 

Dopo la prevista riduzione da un quarto di punto che porta il riferimento sui depositi a 2%, il mercato ha letto in chiave chiaramente rialzista le parole di Christine Lagarde.

Secondo la presidente Bce, Francoforte è attualmente "ben posizionata" per far fronte al clima di incertezza che prevale sugli scenari sia di crescita sia di inflazione.

Presentato sempre ieri l'aggiornamento trimestrale delle stime dello staff su crescita e inflazione, che evidenziano una decisa correzione al ribasso delle aspettative sul costo della vita sia quest'anno sia il prossimo.

All'origine della frenata dei prezzi lo staff Bce individua l'apprezzamento del cambio e un deterioramento dello scenario di crescita (1,1% da 1,2% la stima sul Pil 2026, confermate a 0,9% e 1,3% le attese sul 2025 e sul 2027).

Fonti vicine al dossier riferiscono che un'ampia maggioranza del consiglio si è espressa a favore di una pausa nel ciclo di allentamento in luglio. Alcuni banchieri centrali opterebbero per uno stop più prolungato.

 

Indicazioni fresche sullo stato di salute dell'economia dell'Eurozona arriveranno a metà mattina, quando sarà diffusa la seconda lettura del Pil del blocco per il primo trimestre, che nelle attese dovrebbe migliorare a +0,4% congiunturale dal preliminare +0,3%. Diffusi di prima mattina, i dati sulla produzione industriale tedesca hanno mostrato ad aprile una flessione dell'1,4% congiunturale a fronte di un consensus a -1,0% e dopo il balzo del 3% del mese prima.

 

La spesa delle famiglie giapponesi è inaspettatamente diminuita ad aprile, secondo statistiche pubblicate stanotte, con i consumatori che stringono la cinghia a fronte dell'aumento dei prezzi.

 

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