A scandire la seduta di venerdì il dato sugli occupati mensili Usa di agosto che, come spesso avviene, è stato oggetto di una lettura a molte sfaccettature.
Dopo una serie di oscillazioni, il mercato ha scelto di interpretare il dato in chiave meno restrittivo di quanto non suggerisse il semplice risultato inferiore al consensus: le aspettative di un taglio dei tassi statunitensi al Fomc del 18 settembre convergono su una mossa da un quarto, non mezzo punto percentuale.
La Fed dovrà capire se i numeri sui payroll di agosto riflettono un mercato del lavoro che si sta normalizzando verso i livelli pre-COVID o se sono indicativi di un'economia che sta pericolosamente perdendo slancio.
L'aggiornamento sull'inflazione di agosto, in agenda mercoledì, potrebbe fare ulteriore luce sulla forza dell'economia, contribuendo a consolidare o meno le aspettative di un robusto ammorbidimento monetario.
Dalla Bce giovedì si attende una riduzione dei tassi di 25 punti base.