Con le aste odierne il Tesoro italiano avrà coperto circa il 95% del suo target di finanziamento per quest'anno. L'offerta a novembre dovrebbe essere dunque piuttosto contenuta, con la possibilità che il collocamento di metà dicembre venga annullato.
La seduta di ieri ha visto un calo dei rendimenti sostenuto, da statistiche che hanno evidenziato il raffreddamento dell'economia e dell'inflazione in Germania.
I mercati hanno riprezzato le loro attese sui tagli Bce, anticipandoli a giugno da luglio, sebbene alcuni falchi del board abbiano contrastato tali aspettative. Per il 2024 sono scontati pienamente al momento tre decrementi da un quarto di punto percentuale ciascuno.
A suggerire cautela negli scambi gli appuntamenti con i verdetti di politica monetaria di Fed e Bank of England - rispettivamente domani e giovedì - che non dovrebbero toccare i tassi di interesse, pur sottolineando che rimarranno alti per un periodo di tempo più lungo del previsto.
La banca centrale del Giappone ha allentato ancora la presa sui tassi di interesse a lungo termine con un nuovo cambiamento nella politica di controllo dei rendimenti, un altro passo verso l'uscita dallo stimolo. La decisione odierna di rendere più flessibile la curva di controllo dei rendimenti, ha detto il governatore ha anche l'obiettivo di prevenire la volatilità sui mercati finanziari.
La BoJ ha rivisto al rialzo le stime di inflazione, che dovrebbe andare oltre l'obiettivo del 2% quest'anno e il prossimo.
I prezzi del petrolio sono scesi del 3% ieri mostrando un quadro in cui gli investitori prevedono che il conflitto non si allargherà ulteriormente né creerà problemi alle forniture di greggio, almeno per ora.
In arrivo la stima preliminare sul Pil italiano del terzo trimestre che, stando alle attese, dovrebbe registrare un dato congiunturale marginalmente positivo (+0,1%) dopo il -0,4% del trimestre precedendo, consentendo all'economia italiana di non essere considerata in recessione tecnica (due trimestri di fila a segno meno).
Dall'Istituto di statistica anche la prima lettura dell'inflazione di ottobre, per cui il consensus converge su un netto rallentamento dell'Ipca al 2,3% annuo dal 5,6% precedente.
L'ampio calo previsto è legato principalmente ad effetti base favorevoli sull'energia, i quali però invertiranno di segno successivamente (nella prima parte del 2024).
Anche da Eurostat i numeri sul Pil della zona euro per il terzo trimestre - la crescita congiunturale dovrebbe essere nulla, secondo le attese, dopo il +0,1% del periodo aprile-giugno - e la stima sul Cpi di ottobre, con l'indice generale ipotizzato in decelerazione al 3,1% dal 4,3% di settembre.
In Germania, a settembre le vendite al dettaglio flettono dello 0,8% su mese e del 4,3% su anno, contro attese pari rispettivamente a +0,5% e -4,0%. Nello stesso mese i prezzi all'import salgono dell'1,6% congiunturale mentre calano del 14,3% a perimetro annuo (attese +0,7%, -15,3%).
In Francia il Pil del terzo trimestre sale dello 0,1% congiunturale, in linea con le attese, dopo il +0,6% del trimestre precedente. A settembre le spese ai consumi a settembre salgono dello 0,2% su mese (attese 0,4%).
Nel programma trimestrale di emissione per il quarto trimestre reso noto ieri sera, le emissioni del Tesoro statunitense diminuiscono di 76 miliardi di dollari tra ottobre e dicembre rispetto a quanto previsto nel trimestre precedente, grazie alle aspettative di maggiori entrate.
Gli investitori attendevano con molta attenzione l'annuncio, visto il forte aumento dei rendimenti del Treasury che sul segmento decennale sono saliti di 100 pb da luglio.
Lo yen si indebolisce dopo che la BoJ ha mantenuto tassi ultra-bassi ma è intervenuta nuovamente sulla politica di controllo dei rendimenti.
DATI MACROECONOMICI
ITALIA
ISTAT, stima preliminare PIL trim3 (10,00) - attesa 0,1% t/t; 0,1% a/a.
ISTAT, stima prezzi al consumo ottobre (11,00) - attesa dato IPCA 0,6% m/m; 2,6% a/a.
ISTAT, prezzi alla produzione dell'industria e delle costruzioni settembre (12,00).
ZONA EURO
Stima prezzi al consumo ottobre (11,00) - attesa dato armonizzato 3,2% a/a.
Stima PIL trim3 (11,00) - attesa zero t/t; 0,2% a/a.
USA
Fiducia consumatori ottobre (15,00) - attesa 100.