CAFFE’ ESPRESSO

13 gennaio 2023 - Inflazione Usa e prospettive di politica monetaria.

L’inflazione americana mese su mese di dicembre è scesa del -0,1%, come da attese. Il dato precedente era del +0,1%. Al netto delle componenti variabili degli alimentari e dell’energia, l’aumento è stato del +0,3%, in linea alle attese, ma peggio del dato precedente, pari a +0,2%. Anno su anno, l’inflazione è scesa al +6,5%, in linea al consensus, dal +7,1% precedente. Al netto delle componenti volativi, è stata pari a +5,7%, come le attese, mentre il dato precedente e del +6%. Le aspettative dei consumatori della zona euro sull'inflazione sono diminuite a novembre, ponendo fine a un'ascesa prolungata dovuta all'impennata dei prezzi dei generi alimentari e dell'energia che hanno causato un aumento del caro vita. È quanto emerge da un sondaggio della Banca Centrale Europea pubblicato oggi. L'inflazione ha toccato livelli a doppia cifra alla fine dello scorso anno, ma ora sembra aver raggiunto il proprio picco e l'attenzione della Bce si sta lentamente spostando dall'arresto dell'impennata alla velocità con cui riuscirà a riportarla all'obiettivo del 2%. Le aspettative mediane di inflazione per i prossimi 12 mesi sono scese al 5% a novembre, dal 5,4% del mese precedente, mentre le aspettative di crescita dei prezzi per i prossimi tre anni sono scese al 2,9% dal 3%, ha comunicato la Bce sulla base di un sondaggio condotto su circa 14.000 persone in sei dei maggiori Paesi della zona euro. A dimostrazione della grande dispersione delle risposte, l'aspettativa media ad un anno si è attestata al 7,3%, ben al di sopra del dato mediano. In base alle proiezioni della Bce, la crescita dei prezzi tornerà al 3,6% nell'ultimo trimestre del 2023, ma la disinflazione rallenterà bruscamente e l'istituto centrale non vede un raggiungimento del target del 2% prima della seconda metà del 2025. Il miglioramento delle aspettative d'inflazione è stato accompagnato da un maggiore ottimismo dei consumatori nei confronti dell'economia della zona euro. Secondo una stima media, l'economia della zona euro si ridurrà del 2% nei prossimi 12 mesi, dopo la contrazione del 2,6% registrata a ottobre. La stima mediana è rimasta invariata a -0,1%.

 

 

All'indomani di un'altra seduta fortemente positiva per il comparto obbligazionario europeo, Btp in testa, dopo i dati sull'inflazione Usa, i riferimenti per l'avvio odierno saranno i 185 punti base per lo spread su Bund e il 3,99% per il tasso del decennale. Ieri il rendimento del 10 anni è sceso sotto 3,90% per la prima volta dal 15 dicembre quando la Bce, al termine del proprio meeting, ha provocato un brusco rialzo dei tassi ricorrendo a toni considerati particolarmente restrittivi. Analogamente, lo spread su Bund è sceso fino a 179 punti base, al livello più basso dall'8 dicembre. Un consigliere Bce ha detto che i tassi saliranno fino a quando l'inflazione non avrà raggiunto il target del 2%. Alcuni esponenti Fed hanno invece accennato a un prossimo rallentamento del ritmo di rialzo dei tassi. Il mercato prezza per il meeting di inizio febbraio un incremento di 25 punti base e una pausa quando i tassi saranno poco sotto il 5% ma anche tagli per la fine dell'anno: aspettative in contrasto con le recenti affermazioni degli esponenti della banca centrale Usa.

 

Appuntamento qualche minuto dopo le 12 con la Bce che pubblica i rimborsi anticipati volontari nell'ambito della Tltro III. A inizio dicembre, i fondi rimborsati anticipatamente ammontavano a 447 miliardi di euro.

 

In Cina l'export si è contratto nettamente in dicembre sulla scia del raffreddamento della domanda globale e anche l'import è calato ancora a causa dell'aumento di casi da Covid. L'export si è contratto del 9,9% a livello annuo, dopo il -8,7% di novembre, leggermente al di sotto delle attese per -10%. Si tratta del peggior calo dal febbraio 2020. L'import ha messo a segno una flessione del 7,5% rispetto al -10,6% di novembre, a fronte di attese per -9,8%. La bilancia commerciale a dicembre ha registrato un surplus di 78 miliardi di dollari contro attese pari a 76,2 miliardi. Intanto il picco dell'ondata di Covid dovrebbe durare due-tre mesi e si estenderà presto anche alle aree rurali dove le strutture sanitarie sono meno presenti, secondo un epidemiologo cinese.

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