CAFFE’ ESPRESSO

25 febbraio 2019 - Passi in avanti sui dazi: borse positive ma tassi "core" sempre sui minimi.

Venerdì scorso, a mercati chiusi, l'agenzia Fitch ha confermato rating 'BBB' e outlook negativo. Fitch prevede elezioni anticipate nella seconda metà dell'anno. L’annuncio dello spostamento in avanti della data di introduzione dei dazi sulle merci in arrivo negli Stati Uniti dalla Cina e i comunicati  diffusi tra ieri sera e stanotte, di “sostanziali progressi” compiuti negli ultimi giorni di negoziato, hanno fatto scattare al rialzo le borse asiatiche con quelle europee in rialzo. Si rafforza la valuta cinese con l’usdyuan che scende ai minimi da luglio. Voci che sulla Brexit possa essere tutto rimandato per poter risolvere con calma i punti di controversia. I temi politici che portano incertezza sono dazi, Brexit, Italia. I tassi Bund e Irs restano sui minimi e ciò significa che stanno incorporando uno scenario ancora molto negativo. Queste incertezze generano cautela tra gli imprenditori. La contraddizione è l’ottimo momento per l’azionario e l’andamento decisamente positivo delle aste italiane. Se il rischio è politico che interesse avrebbero i policymaker a peggiorare la situazione? In uno scenario è quindi plausibile attendersi una soluzione positiva dei rischi politici e se così fosse potrebbe esserci una revisione al rialzo delle attuali pessimistiche previsioni macroeconomiche e quindi non è da escludersi – in tal caso – un repricing di Bund e Irs. La decisione di Fitch di lasciare inalterato il rating italiano e la giornata positiva dell’azionario stanno permettendo un recupero del Btp dopo una serie di sedute pesanti a fine scorsa settimana: il decennale scende dal 2,88% al 2,78% con lo spread che da 278 bps scende a 267; miglioramento da considerare positivamente ma che dimostra come sulla carta italiana resti un clima incerto sul secondario.

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