Siamo entrati in una settimana decisamente calda per i Btp: venerdì sera a mercati chiusi Moody’s ha tagliato di un notch a 'Baa3' il rating sovrano italiano, ora ad un passo da 'junk', anche se la stabilizzazione dell'outlook sembra allontanare il rischio di nuovi declassamenti nel breve periodo. Questa mossa era ampiamente prevista mentre non c’era certezza che l’outlook restasse stabile il che significa che non sono possibili declassamenti almeno per i prossimi 12 mesi. Oggi Tria ha risposto all’Ue, giovedì c’è la riunione Bce (magari Draghi farà qualche accenno) e venerdì c’è l’appuntamento con S&P; volendo continuare martedì 30 l’Italia potrebbe ricevere la richiesta di revisione della manovra da parte della Commissione europea; a metà novembre, in caso di revisione, deve essere presentata una nuova manovra all’Ue e a fine novembre – inizio dicembre ci sarà la decisione finale della CE se aprire la procedura per deficit eccessivo. Tornando al quotidiano, la reazione immediata a Moody’s è stata molto positiva: il rendimento 10 anni Btp scende di oltre 20 centesimi al 3,34% con lo spread che scende a 287 bps da 314 di venerdì e da un massimo di 327 della scorsa settimana. In rialzo i rendimenti Bund. L’euro ha beneficiato di questa situazione con l’eurousd che dai minimi di venerdì a 1,143 sale di oltre una figura riportandosi sopra 1,15. Successivamente si è tutto smorzato: le borse sono passate in territorio negativo, si è ridimensionato il calo dei rendimenti Btp e dello spread (rispettivamente 3,46% e 301 bps). Per il resto poco mossi i tassi “core” dove si registra solo una lieve increspatura sugli Irs.
CAFFE’ ESPRESSO
23 ottobre 2018 - Settimana calda per i Btp.
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