CAFFE’ ESPRESSO

20 settembre 2018 - Tornano gli investitori esteri sui Btp secondo i dati Bankitalia.

Le dichiarazioni del governo italiano che si è detto pronto ad attingere a un po' di deficit per poi far rientrare il debito uno o due anni dopo andando quindi oltre l’1,6%  di deficit /pil quest’anno così come vorrebbe l’Ue, hanno impattato ben poco sullo spread segno che il mercato ha una certa fiducia sull’Italia o almeno vuole vedere le cifre prima di esporsi. Anche gli investitori esteri sembrano tornare ad acquistare Btp così come certificato dai dati di Bankitalia secondo cui nel mese di luglio gli investitori esteri hanno realizzato acquisti netti di titoli di Stato italiani per 8,7 miliardi di euro. Tale cifra segue i 33,0 miliardi disinvestiti in giugno e i 24,8 disinvestiti in maggio, i due mesi in cui si sono concretizzate le tensioni sul mercato italiano legate alla nascita del nuovo governo. Lo spread Btp – Bund sale dai minimi di ieri a 228 bps a 235 complice il rialzo del Btp 10 a 2,83%. Sui tassi “core” resta la lenta tendenza al rialzo con il Bund 10 che si avvicina allo 0,50% e l’Irs 10 all’1%. Più significativo il rialzo dei tassi Usa con il decennale al 3,09% sulla spinta delle recenti evidenze positive dell’economia. Il recente cambio d’umore sull’Italia potrebbe avere spiegazioni geopolitiche con gli Usa che potrebbero mettere nel mirino gli asset tedeschi: la Germania è infatti il vero obiettivo degli Usa dopo la Cina ed il Bund è molto lontano dal suo fair value: contemporaneamente i grandi investitori e strategist Usa stanno iniziando a reputare appetibile il Btp e potrebbero shortare il Bund appena il Qe si spegnerà.

L'inflazione britannica ad agosto è balzata inaspettatamente al massimo in sei mesi, spinta da aumenti superiori alla norma nei prezzi dei biglietti di navi, aerei e teatri.

Attesi i numeri dell'Interim Economic Outlook: nell'Economic Outlook di maggio l'Ocse ha tagliato lievemente le stime di crescita sull'Italia per quest'anno e il prossimo, mettendo in guardia dai possibili effetti negativi dell'incertezza legata alle politiche economiche e indicando una crescita dell'1,4% per il 2018 e 1,1% per il 2019 (da 1,5% e 1,3% rispettivi stimati a marzo).

Dollaro vicino al minimo da sette settimane contro un basket di valute, con il placarsi delle tensioni relative alle relazioni Usa-Cina sulla questione commerciale che riducono l'appeal della valuta Usa come bene rifugio.

DATI MACROECONOMICI

GRAN BRETAGNA

Vendite dettaglio agosto .

ZONA EURO

Stima fiducia consumatori settembre.

USA

Nuove richieste settimanali sussidi disoccupazione

Indice Fed Filadelfia settembre.

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