I Btp si mostrano resilienti alle indiscrezioni provenienti dal vertice di governo sulla manovra di bilancio, con gli investitori orientati a scommettere su un esito gradito al mercato della complessa partita sulla legge di Stabilità. Se non ci saranno sfracelli, c'è spazio per un ulteriore rialzo, c'è tanto corto e tanto sottopeso sull'Italia che evidentemente trova fiducia negli investitori. Il rendimento Btp 2 anni è sceso a 0,61% oltre 10 centesimi in meno; il decennale scende al 2,81% mentre il Bund 10 resta fisso allo 0,47% con lo spread che da 241 scende a 234 bps. Tassi Irs fermi con il 10 anni a 0,96%. In rialzo i tassi Usa (3,04% il decennale).
Un'ulteriore spinta ai Btp è giunta dopo che la Cina ha annunciato una risposta più morbida rispetto alle attese sul fronte della guerra commerciale con gli Stati Uniti. Pechino in particolare ha detto che imporrà dazi del 10% su merci americane precedentemente previsti a 20% e 25% e che caleranno al 5% i dazi sulle merci statunitensi previsti al 10%. La nuova imposta entrerà in vigore il 24 settembre, quando l'amministrazione Trump ha fissato l'entrata in vigore di dazi del 10% su 200 miliardi di dollari di beni cinesi. Intanto la Cina ha fatto sapere attraverso i media statali di non essere preoccupata per le "misure estreme" degli Usa spiegando che le sfrutterà come un'opportunità per rimpiazzare le importazioni.
Dopo l'intervento da Francoforte in cui ha sollecitato le banche della zona euro a ridurre ulteriormente lo stock dei crediti deteriorati, il presidente della Bce tornerà a parlare da Berlino in un intervento da cui potrebbero giungere spunti utili a meglio definire il messaggio lanciato al termine del meeting dell'istituto centrale della scorsa settimana.
In linea con le attese, la Bank of Japan ha mantenuto invariata la propria politica monetaria e la visione che l'economia continuerà a crescere in modo moderato, anche se le tensioni commerciali a livello globale minacciano di rallentare l'espansione. Al termine del meeting di fine luglio, la Banca centrale nipponica ha assicurato che manterrà il massiccio programma di stimolo pur apportando alcune modifiche per ridurre gli effetti collaterali della sua politica sui mercati e sulle banche.
I prestiti delle banche italiane alle famiglie e alle imprese sono cresciuti ad agosto dell'1,9% annuo, confermando il trend positivo da oltre due anni. Continua anche il calo dei crediti in sofferenza, che in luglio, al netto delle rettifiche, sono al 2,32% degli impieghi. I dati aggiornati a luglio confermano anche una crescita del mercato dei mutui, in incremento annuo del 2,2%. Le sofferenze nette a fine luglio si sono attestate a 40,1 miliardi, in calo di oltre 2,6 miliardi dai 42,8 del mese precedente. In relazione agli impieghi, le sofferenze nette sono al 2,32% a luglio. Quanto ai tassi praticati alla clientela, quello medio sui prestiti ad agosto si è attestato al 2,59%, quello per le nuove operazioni di acquisto di abitazioni all’1,88% e quello per i nuovi finanziamenti alle imprese, all’1,51%.
Yen al minimo di due mesi mentre gli operatori metabolizzano gli ultimi sviluppi della guerra commerciale tra Usa e Cina.
ASTE DI TITOLI DI STATO
EUROPA
Germania, Tesoro offre 3 miliardi Bund 10 anni scadenza 15/8/2028 cedola 0,25%.
Portogallo, Tesoro offre 1,5/1,75 miliardi titoli Stato a 6 e 12 mesi.
Svezia, Tesoro offre titoli Stato a medio lungo termine.