CAFFE’ ESPRESSO

20 aprile 2017 - La Bce a fine anno arriverà a detenere oltre il 40% del debito tedesco ...

L'inflazione della zona euro è stata confermata all'1,5% in marzo, mentre il dato 'core' vede un leggero ritocco verso l'alto rispetto alla stima flash. Escludendo le componenti cibo ed energia, più volatili, l'aumento dei prezzi al consumo è dello 0,8% annuo contro lo 0,7% rilevato dalla stima flash. Su base congiunturale l'inflazione si è attestata in marzo allo 0,8% (in linea con la stima flash). La Germania oggi ha collocato il Bund 30 anni ad un tasso medio di 0,87% dal precedente 1,18% con un rapporto domanda/offerta in discesa da 1,4 a 1,2. La Germania approfitta quindi dei tassi bassi per allungare la vita media del proprio debito. Il fabbisogno della Germania, grazie ai conti pubblici in ordine, è molto basso: questo potrebbe in prospettiva creare qualche problema al quantitative easing: si stima che se gli acquisti da parte della Bce continuassero al ritmo di 60 mld al mese (importo valido da questo mese mentre prima erano 80 mld), la stessa Bce a fine anno arriverà a detenere oltre il 40% del debito. Eventuali decisioni di prorogare oltre fine anno il Qe non sono quindi indipendenti dal problema di scarsità della carta tedesca (e non solo visto che la percentuale per il Lussemburgo potrà essere del 37% e del 32% per Portogallo).
Sulla carta tedesca ha pesato un'indagine Bce che rileva un peggioramento delle condizioni sul mercato del collaterale per numerose tipologie di asset, in particolare i titoli di Stato: un segnale che potrebbe incoraggiare Francoforte ad agire per ridurre la situazione di scarsità causata dal Qe. Ieri tuttavia, in vista anche delle imminenti elezioni in Francia, diversi esponenti della Bce sono intervenuti per spiegare che i tempi non sono ancora maturi per una riduzione dello stimolo monetario.

Tra metà febbraio e fine marzo l'espansione dell'economia Usa è stata tra il modesto e il moderato ma le pressioni inflazionistiche sono rimaste sotto controllo nonostante le crescenti pressioni scontate dalle imprese sul mercato del lavoro. È quanto indica la Fed nel Beige Book, pubblicato ieri sera. Nel complesso i prezzi sono cresciuti in maniera modesta si legge nel rapporto, in cui si confermano, da parte delle aziende, aspettative di crescita dei prezzi comunque moderate nei prossimi mesi.

Cresce l'export giapponese in marzo, al ritmo più forte da oltre due anni, sostenuto dall'aumento delle consegne all'estero di componenti auto e prodotti siderurgici, a conferma del rafforzamento della domanda globale. La fiducia delle imprese manifatturiere è salita per l'ottavo mese consecutivo.
Attesa per le presidenziali francesi: euro ben intonato anche grazie agli ultimi sondaggi che consolidano le attese di una possibile vittoria di Macron sia al primo sia, soprattutto, al ballottaggio.

DATI MACROECONOMICI

ZONA EURO
Stima flash fiducia consumatori marzo
USA
Richieste settimanali sussidi di disoccupazione
Indice Fed Filadelfia aprile
Leading indicator marzo

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