Il banchiere centrale francese è convinto che l'aumento dei dazi sotto la nuova amministrazione Usa a guida Trump non modificherà in modo sostanziale le prospettive dell'inflazione in Europa. La Bce dovrebbe continuare a tagliare i tassi. Nuovi spunti in questo senso potrebbero giungere dai numerosi interventi di esponenti Bce che si susseguiranno nel corso della giornata.
I consiglieri del governo cinese hanno raccomandato che Pechino mantenga un target di crescita di circa il 5,0% per l'anno prossimo, sollecitando maggiori stimoli all'economia per controbilanciare l'impatto dei dazi che giungeranno molto probabilmente dagli Stati Uniti. Qualora l'opinione dei consiglieri dovesse essere confermata, coglierà di sorpresa i mercati che invece scommettono in un rallentamento della crescita della seconda economia mondiale che già quest'anno fatica a raggiungere la stessa soglia di espansione.
Il governo nipponico sta valutando di mettere sul campo un nuovo pacchetto di stimolo all'economia da 89,7 miliardi di dollari per mitigare l'impatto del rialzo dei prezzi sulle famiglie, secondo quanto riferito dall'emittente Nhk. Il governatore della Banca del Giappone ha detto che l'istituto centrale prenderà in "seria" considerazione i movimenti sul mercato valutario nel confezionare le proprie stime su crescita e inflazione. Ha anche detto che le banche centrali devono tenere bene a mente che i progressi tecnologici, come quelli legati all'intelligenza artificiale, potrebbero comportare rischi per la stabilità finanziaria.
Protagonista sui mercati valutari il bitcoin che scambia a un soffio dai 100.000 dollari.