I dati macro negli Stati Uniti e nell'area euro hanno rafforzato le attese di tagli dei tassi da parte delle banche centrali.
Occhi sui sondaggi di maggio relativi all'industria dei servizi in arrivo da diversi Paesi.
Ieri i rendimenti della zona euro sono scesi dopo dati che hanno mostrato un aumento più alto del previsto dei disoccupati in Germania a maggio. Le statistiche, insieme al calo dei prezzi del greggio, hanno alimentato le aspettative di allentamento monetario da parte della Bce: i mercati sono passati a prezzare riduzioni per circa 63 punti base entro dicembre da meno di 55 lunedì, con due mosse considerate sicure e le chance di una terza viste intorno al 50%.
Con ogni probabilità domani Francoforte annuncerà una prima riduzione dei tassi da un quarto di punto percentuale ma, secondo numerosi analisti, ribadirà per il prosieguo l'attuale approccio data-dependent non fornendo esplicitamente alcun tipo di guidance.
L'attenzione oltreoceano sarà alle statistiche Adp sui nuovi occupati nel settore privato a maggio, con il consensus che converge su un calo a quota 175.000.