CAFFE’ ESPRESSO

11 marzo 2016 - Mercati azionari positivi oggi, eurousd a 1,112 dopo il picco a 1,12 ...

Mercati azionari positivi oggi, eurousd a 1,112 dopo il picco a 1,12.
Grande attenzione sarà riservata ai numeri Istat sulla produzione industriale di gennaio, dopo l'inatteso balzo dell'analogo dato tedesco di martedì e l'ottimo risultato dell'equivalente francese, che ha segnato ieri la migliore performance da dicembre 2011.

Dati finali sui prezzi al consumo tedeschi di febbraio.

L'euro è poco variato sul dollaro nelle ultime battute sulle piazze asiatiche, non distante dal picco da tre settimane segnato ieri, quando Draghi ha segnalato margini di manovra più limitati dal lato dei tassi.

Quotazioni petrolifere in rialzo, supportate da nuovi flussi d'investimento e da uno yuan in consolidamento.
La Bce mette in campo misure espansive che vanno oltre le attese degli operatori. Draghi questa volta non delude dopo averlo fatto alla riunione di inizio dicembre.

La Banca centrale europea taglia i tre tassi di riferimento e allarga qualitativamente e quantitativamente il programma di acquisto titoli, annunciando un mix di misure più ampio del previsto per cercare di ridare fiato all'economia e contrastare la debolissima dinamica dei prezzi.

Alla base delle decisioni di ieri il deterioramento delle prospettive di crescita e inflazione nella zona euro per quest'anno e il prossimo, certificato dalle nuove stime trimestrali dello staff economico dell'istituto di Francoforte. La crescita del Pil 2016 è prevista a 1,4% contro l’1,7% di dicembre e nel 2017 a 1,7% da 1,9%. Decisamente marcato il ridimensionamento delle previsioni sull’inflazione che quest'anno scende a 0,1% da 1% della precedente proiezione. La Bce ha portato a zero il tasso sui rifinanziamenti principali, abbassandolo di cinque centesimi dal precedente 0,05%, livello su cui viaggiava da settembre 2014, misura assolutamente non prezzata dai mercati. Sforbiciata al nuovo minimo storico di -0,4% anche per il tasso sui depositi ovvero il costo, in luogo della remunerazione, che gli istituti di credito della zona euro devono pagare per 'parcheggiare' da un giorno all'altro liquidità presso la Banca Centrale Europea. Tagliato anche il tasso sui prestiti marginali che passa da 0,30% a 0,25%. I nuovi tassi entreranno in vigore il 16 marzo in occasione della prossima operazione di pronti contro termine.
Draghi ha inoltre chiarito che i tassi di interesse resteranno al livello attuale o addirittura più basso per un periodo di tempo molto lungo, anche se ha sottolineato come sussista un limite all'abbassamento dei tassi. In sostanza ha suggerito che i tassi difficilmente verranno ancora abbassati mentre la Bce si concentrerà soprattutto su altri tipi di interventi atti a far ripartire il credito. Questa considerazione è alla base del rialzo dell’Eurousd che dopo essere sceso da 1,095 a 1,083 è successivamente salito a 1,113.
Le novità più rilevanti riguardano le misure 'non standard'. La Bce da aprile alzerà da 60 a 80 miliardi di euro l'importo mensile degli acquisti nell'ambito del programma di 'quantitative easing' che si protrarrà fino a marzo 2017; gli acquisti saranno estesi anche alle obbligazioni emesse da aziende non finanziarie 'investment grade', e partiranno verso la fine del secondo trimestre. Sarà un comitato a decidere quali imprese saranno candidabili.
Per quanto riguarda i titoli emessi da organizzazioni internazionali o banche multilaterali è stato deciso l'innalzamento del limite acquistabile sul singolo emittente o sulla singola emissione al 50% dal 33%.
Infine a partire da giugno e fino a marzo 2017 verranno programmate quattro nuove operazioni 'Tltro' (targeted long term refinancing operations) cioè finanziamenti a quattro anni alle banche e con un tasso che per le nuove operazioni potrà scendere fino al tasso sui depositi (-0,4%). Le banche pagheranno un tasso tanto più negativo (si parte dal tasso ufficiale pari a zero) quanto più faranno credito a imprese e famiglie: di fatto la Bce potrebbe pagare le banche affinchè prestino alle imprese. L’obiettivo delle operazioni Tltro è di far ripartire il credito all'economia reale. Ricordiamo che nel conteggio dei finanziamenti concessi dalle banche non rientrano i mutui casa.

DATI MACROECONOMICI
ITALIA
Produzione industriale gennaio

GERMANIA
Prezzi al consumo finali febbraio

ASTE DI TITOLI DI STATO
ITALIA
Btp sette anni 15/3/2023, cedola 0,95%; Btp 3 anni 15/10/2018 0,30% Btp 15 anni 1/3/2032 1,65%.

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