Il tempo delle parole è finito è giunto quello del fare e del fare molto in fretta e senza esitazioni per fermare il tasso di disoccupazione soprattutto quello giovanile. Questo è il messaggio preoccupante che emerge dall’intervento di Draghi e di altre autorità europee. Se le misure non venissero prese crescerebbe enormemente il rischio di un movimento di protesta con pesanti ripercussioni a livello sociale. Alcuni scenari disegnano un quadro a dir poco preoccupante. La Bce da parte sua farà tutto il possibile ed è pronta ad abbassare nuovamente i tassi se fosse necessario a stimolare l’economia reale.
La strada del consolidamento dei conti pubblici non deve essere abbandonata; questo significa in primis per l’Italia una profonda revisione della spesa con decisioni anche molto impopolari sul settore pubblico pena il rischio di trascinare in amministrazione controllata l’Italia (la richiesta di aiuti alla Bce con perdita di sovranità sarebbe inevitabile).
Intanto la giornata di oggi apre con le borse in positivo, l’Euro sostanzialmente stabile e i rendimenti Btp sui livelli di ieri con lo spread che si affaccia sopra il 2,6%.
Sul fronte macro nulla da segnalare.
Il Tesoro comunicherà gli importi delle aste di Bot del 10 maggio.