Il mercato obbligazionario non ha registrato particolari scosse dopo il declassamento da parte di Fitch del rating sovrano francese.
Il focus per la settimana è sulle riunioni di politica monetaria di una serie di banche centrali, a partire da quella statunitense.
Prende il via oggi il meeting in cui la Federal Reserve dovrebbe riprendere l'allentamento della politica monetaria dopo una pausa di nove mesi. A fronte di dati sul mercato del lavoro Usa non esaltanti, le attese sono per una riduzione dei tassi da 25 punti base, benché non sia escluso un più corposo taglio da mezzo punto percentuale. Entro dicembre sono prezzati almeno 75 punti di allentamento.
Tra i timori sull'indipendenza della banca centrale, ieri il presidente Donald Trump, citando i problemi del mercato immobiliare, ha rinnovato la sua richiesta al numero uno della Fed Jerome Powell perché effettui un taglio dei tassi "più grande di quanto avesse in mente".
Una Corte d'appello Usa, intanto, ha respinto la richiesta del presidente repubblicano di licenziare la banchiera centrale Lisa Cook. La Casa Bianca ha poche ore per fare appello alla Corte suprema ed impedire che Cook partecipi al Fomc odierno.
In attesa delle decisioni del Fomc, qualche nuova indicazione riguardo allo stato di salute dell'economia Usa - e all'impatto su di essa dei dazi trumpiani - arriverà nel primo pomeriggio dalle vendite al dettaglio di agosto e dai prezzi di import ed export.
Focus, intanto, in mattinata sull'indice Zew tedesco: il consensus indica un marcato calo del morale degli investitori tedeschi questo mese.
L'attenzione sarà anche sulla produzione industriale a livello di zona euro, con un probabile rimbalzo a luglio, e per l'Italia sulla lettura finale dell'inflazione, che dovrebbe confermare i dati preliminari con il tendenziale all'1,6% per l'indice nazionale e all'1,7% a livello armonizzato.
