CAFFE’ ESPRESSO

5 marzo 2025 - Stimolo all'economia e minori vincoli di bilancio per la Germania.

I conservatori di Friedrich Merz e i socialdemocratici (SPD), in trattative per formare una coalizione di governo tedesco, hanno concordato la creazione di un fondo speciale per le infrastrutture da 500 miliardi di euro in dieci anni e si preparano ad allentare il "freno al debito" sulle spese per la difesa che potranno superare a deficit l'1% del Pil.

 

La riforma - che sarà presentata in parlamento la prossima settimana - segnerebbe una storica inversione di tendenza rispetto alle regole di indebitamento imposte dopo la crisi finanziaria globale del 2008, che da allora sono state criticate da molti come obsolete e in taluni casi controproducenti.

 

La notizia, giunta ieri dopo la chiusura dei mercati europei, ha spinto l'euro al rialzo sui massimi da tre mesi e dovrebbe sostenere i listini azionari in avvio stamani, mettendo contemporaneamente sotto pressione il Bund - il futures perde quasi due figure - nella prospettiva che la spesa aggiuntiva sia finanziata con maggiori emissioni di titoli di Stato.

 

Bruxelles, intanto, ha indicato ieri la possibilità di un nuovo prestito congiunto dell'Unione europea nell'ambito di un pacchetto di proposte che potrebbero mobilitare 800 miliardi di euro per finanziare il riarmo nel blocco alla luce dell'evolversi della situazione in Ucraina dopo lo stop agli aiuti militari Usa - un'ipotesi che sarà discussa al vertice straordinario in agenda domani.

 

 

In un'anticipazione sullo stato di salute del mercato del lavoro negli Stati uniti, i dati Adp sul settore privato dovrebbero mostrare in febbraio un ridimensionamento a 140.000 unità rispetto alle 183.000 di gennaio. Al contrario, i numeri sugli occupati non agricoli che il governo Usa renderà noti venerdì dovrebbero fotografare per il mese scorso un miglioramento a 160.000 dopo i 143.000 nuovi posti del mese precedente, quando il risultato si rivelò al di sotto delle attese.

 

 

Un'eventuale lettura dei dati Adp inferiore al consensus è destinata a rinfocolare ulteriormente le attese di nuovi tagli dei tassi da parte della Fed nel corso dell'anno, tra i timori di un'economia in rallentamento esacerbati dalle politiche in tema di dazi.

 

I mercati sono passati a prezzare 77 punti base di allentamento di qui a dicembre dai meno di 50 scontati una settimana fa. Le probabilità di una riduzione da un quarto di punto percentuale al Fomc di aprile sono salite oltre il 50% dal 26%.

 

L'attività dei servizi in Cina ha registrato una lieve espansione a febbraio - l'indice Pmi è salito a 51,4 da 51 del mese prima - grazie a un rimbalzo della domanda, sebbene l'escalation della guerra tariffaria tra Stati Uniti e Cina getti incertezza sulle prospettive. Pechino, intanto, ha fatto sapere oggi di voler sbloccare ulteriori stimoli fiscali, promettendo maggiori sforzi per sostenere i consumi, mentre punta ad una crescita del 5% quest'anno.

 

La lettura finale del medesimo indice giapponese, a cura di Jibun Bank, ha evidenziato a febbraio il ritmo di crescita più veloce in sei mesi portandosi a quota 53,7 da 53. Il vicepresidente di BoJ ha detto stamani che la banca centrale potrà alzare i tassi in linea con le aspettative di mercato, senza dare dettagli sulla tempistica.

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