La banca centrale statunitense ha mantenuto i tassi di interesse al 4,25-4,50%, come ampiamente atteso, e il presidente Powell ha segnalato che non c'è fretta di ridurli nuovamente. La Federal Reserve attende di vedere quali politiche saranno messe in campo prima di giudicarne gli effetti su inflazione e occupazione e sull'economia nel suo complesso. Guardando ai futures sui tassi a breve termine, gli investitori si aspettano che la banca centrale non torni a tagliare i tassi fino a giugno.
Archiviato il Fomc, il principale driver della giornata sarà la riunione di politica monetaria della Banca centrale europea, che si svolge in un clima di crescente incertezza sulla crescita alimentata dalle prospettive di dazi Usa. Le attese sono per una riduzione dei tassi di interesse da un quarto di punto, con il tasso di deposito al 2,75% dall'attuale 3%. Con la continuazione del ciclo di allentamento che appare scontata, gli investitori sono alla ricerca di indicazioni sul ritmo dei tagli.
Il focus oggi sarà sul Pil. A livello di blocco, il consensus è per una crescita nel quarto trimestre dello 0,1% congiunturale dopo il +0,4% di luglio-settembre. In Germania, prima economia del blocco, il quarto trimestre dovrebbe essersi chiuso con una flessione dello 0,1%; ieri intanto il governo tedesco ha tagliato la stima di crescita per quest'anno allo 0,3% dall'1,1%, dopo due anni di contrazione.
Per quanto riguarda l'Italia, l'economia dovrebbe essere cresciuta dello 0,1% nell'ultima frazione dell'anno dopo la stagnazione registrata nel terzo trimestre, complicando il quadro per il governo Meloni che puntava a chiudere il 2024 con una crescita dell'1%.
Tra gli altri dati in arrivo, l'Economic sentiment nella zona euro, con l'indice visto in miglioramento a gennaio.
Lo yen guadagna terreno, con la Banca del Giappone che sembra decisa a continuare ad alzare i tassi.