L'attenzione degli investitori sarà rivolta in giornata al resoconto dell'ultima riunione Bce, quella in cui Francoforte ha varato il terzo taglio dei tassi da 25 punti base da giugno, sostenendo che l'inflazione è sotto controllo e che le prospettive dell'economia della zona euro stanno peggiorando. Le minute - che verranno rese note alle 13,30 - risalgono a prima dell'elezione di Trump alla Casa Bianca.
Lo scenario più probabile, osservano gli analisti, continua ad essere quello di riduzioni dei tassi di 25 pb ad ogni riunione da qui alla metà del 2025 da parte di Francoforte. Gli investitori, tuttavia, negli ultimi giorni hanno rafforzato le scommesse sull'eventualità di una mossa più consistente: le probabilità di un maxi-taglio da mezzo punto percentuale al meeting di febbraio sono salite al 35%. Il repricing è stato graduale, ma ha ricevuto un impulso dopo le elezioni statunitensi, tra i timori che gli imponenti dazi promessi da Trump affossino ulteriormente la già fragile ripresa dell'Eurozona.
Nuova stima sul Pil del terzo trimestre della zona euro che sulla base delle attese dovrebbe confermare la lettura preliminare diffusa il 30 ottobre, con una crescita di 0,9% su anno e di 0,4% su trimestre. Nei tre mesi precedenti il Pil aveva registrato un +0,6% su anno e una revisione al ribasso a +0,2% su trimestre.
Attesa in forte calo la produzione industriale di settembre che il consensus proietta a -1,4% su mese, da 1,8% del mese precedente, e a -2,0% su anno da 0,1%.
Il governatore della Fed interverrà da Dallas sulle prospettive dell'economia Usa. Parlando la scorsa settimana al termine della due giorni del Fomc e dopo il voto, Powell ha messo in chiaro che l'arrivo di Trump alla Casa Bianca non avrà implicazioni sulla politica monetaria a breve termine, invitando ad un approccio cauto.
Diversi analisti ritengono che dopo un probabile nuovo taglio dei tassi di 25 pb a dicembre, il ritmo dell'allentamento rallenterà nel 2025.
I dati sul Cpi Usa di ottobre, resi noti ieri e risultati in linea con le attese, non hanno modificato tali aspettative.
Indicazioni sull'andamento dei prezzi statunitensi arriveranno nel primo pomeriggio dall'aggiornamento sul Ppi, visto in rialzo su anno a 2,3% in ottobre dall'1,8% del mese precedente. Sempre dagli Usa, i numeri settimanali sulle richieste di disoccupazione ipotizzate a quota 223.000, sostanzialmente in linea con quelle della settimana precedente.
Il cross eurousd vale 1,0548 (in calo di 0,14%) sui minimi da un anno; il cambio euroyen è a 164,47 (in rialzo di 0,16%) mentre il dollaro scambia a 155,9 su yen (in rialzo di 0,29%), con i funzionari nipponici che monitorano attentamente il netto calo della valuta.