La zona euro ieri ha visto scendere i rendimenti sulle scommesse di un taglio dei tassi di interesse da un quarto di punto ad aprile. Dagli esponenti della Bce non sono arrivate indicazioni precise sulla tempistica, ma secondo alcuni analisti i dati su inflazione e crescita fanno pensare a una mossa in tempi rapidi. Gli investitori vedono tagli per 140 punti base quest'anno.
Prende il via la due giorni di politica monetaria della Federal Reserve. Domani sera la banca centrale statunitense dovrebbe lasciare invariati i tassi di interesse, ma gli investitori vaglieranno attentamente le parole del presidente Jerome Powell nella conferenza stampa successiva all'annuncio, alla ricerca di indicazioni su tempistica e ritmo del taglio dei tassi atteso quest'anno. I mercati sembrano prepararsi a una Fed non particolarmente 'dovish', e al fatto che la svolta potrebbe non essere imminente.
Atteso nel primo pomeriggio l'aggiornamento al 'World Economic Outlook', in un contesto di crescenti rischi geopolitici e con la crisi del Mar Rosso che impatta pesantemente sul commercio globale. Lo scorso ottobre il Fondo monetario internazionale aveva tagliato le previsioni di crescita per l'Italia allo 0,7% quest'anno dallo 0,9% stimato a luglio.
L'attenzione sarà sulle stime relative al Pil del quarto trimestre, in arrivo da diversi Paesi e dalla zona euro nel suo insieme. A livello di blocco, l'economia dovrebbe essersi contratta dello 0,1% rispetto al trimestre precedente; per la Germania le attese sono di una contrazione dello 0,3%, mentre l'economia italiana dovrebbe avere registrato una variazione nulla e l'economia spagnola è data in crescita dello 0,2% congiunturale. Per la Francia, crescita nulla nell'ultima frazione del 2023, in linea con le aspettative.
In agenda anche l'economic sentiment della zona euro, con il consensus Reuters che è per un leggero peggioramento a gennaio.
Prezzi petrolio in aumento, con le tensioni in Medio Oriente che alimentano i timori sulle forniture.
I rendimenti Usa, in attesa della decisione della Fed, sono scesi dopo che il Dipartimento del Tesoro ha annunciato che le emissioni nel primo trimestre saranno inferiori alla stima preliminare.