CAFFE’ ESPRESSO

19 settembre 2023 - Btp sotto pressione.

 

Nel primo pomeriggio di ieri, contestualmente all'avvio delle piazze Usa, lo spread tra Germania e Italia ha sfondato la soglia dei 180 punti base, ritoccando il massimo da inizio giugno, mentre il tasso a 10 anni si è spinto a livelli che non si registravano dai primi di marzo, superando il 4,5%.

 

Al via oggi la due giorni Fed dedicata alla politica monetaria, al termine della quale il mercato non si aspetta interventi sui tassi. Lo sciopero dei lavoratori del settore auto e un possibile shutdown del governo federale pongono intanto rischi allo scenario di soft-landing cui puntano i banchieri centrali statunitensi.

In quella che si prevede essere la sua ultima stretta, la Banca d'Inghilterra potrebbe invece annunciare giovedi` un nuovo incremento di 25 pb, stando alle attese.

Venerdì sara` la volta dell'istituto centrale nipponico che dovrebbe mantenere invariata, per ora, la propria stance ultra-loose. L`attenzione sara`, in particolare, alla conferenza stampa del governatore Kazuo Ueda, che ha parlato recentemente della possibilita` di mettere fine alla politica di tassi negativi entro fine anno, facendo schizzare i rendimenti dei governativi giapponesi ai massimi da un decennio.

Sul fronte Bce, secondo alcune fonti, i banchieri centrali vogliono iniziare presto a discutere su come affrontare il problema delle migliaia di miliardi di euro di liquidità in eccesso, con l'aumento dei requisiti di riserva come prima mossa.

La possibilità che l'inflazione rimanga ostinatamente alta e che le principali banche centrali, come Fed e Bce, debbano mantenere i costi di finanziamento agli attuali elevati livelli non deve essere sottovalutata, scrive la Bri (Banca dei regolamenti internazionali) in un report trimestrale, invitando gli investitori alla cautela in vista di un prolungato periodo di imprevedibilità dei tassi e di crescenti pressioni sul sistema finanziario.

 

Giungeranno da Parigi alle 11 gli aggiornamenti su crescita e inflazione delle principali economie mondiali che saranno contenute nell'Interim Economic Outlook a cura dell'Ocse.

 

Restando in campo macro, attesa in mattinata da Eurostat la lettura finale dell'inflazione dell'area euro in agosto che, secondo il consensus, dovrebbe confermare il 5,3% tendenziale della stima 'flash'.

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