CAFFE’ ESPRESSO

5 luglio 2023 - Appuntamento principale con le minute relative all'ultima riunione Fed.

Il mercato, che vedrà gli investitori statunitensi tornare in campo dopo la pausa festiva di ieri, resta in attesa degli spunti contenuti nelle minute dell'ultimo meeting Fed - che verranno rese note questa sera - per meglio comprendere quale potrebbe essere il futuro percorso dei tassi Usa.

A giugno l'istituto centrale ha lasciato invariati i tassi ma ha segnalato la possibilità di futuri aumenti. Da allora i dati macro hanno per lo più mostrato l'immagine di un'economia abbastanza resiliente, mentre l'inflazione resta lontana dal target e il mercato del lavoro piuttosto rigido.

I mercati prezzano una probabilità di quasi l'85% di un rialzo da 25 punti base in luglio grazie anche ai toni decisamente aggressivi utilizzati recentemente dai banchieri centrali Usa.

La curva dei rendimenti Usa ha mostrato, intanto, la sua massima inversione dal 1981, suggerendo che mentre gli investitori si aspettano un incremento dei tassi nel breve, ritengono che l'aumento dei costi di finanziamento finirà per danneggiare l'economia, costringendo la Fed ad allentare successivamente la sua politica monetaria.

Resi noti stanotte i numeri di giugno sul settore servizi cinese - che hanno contribuito a deprimere il mood sulle piazze asiatiche - oltre a quelli giapponesi.

L'indice relativo alla Cina, a cura di Caixin, ha toccato un minimo di cinque mesi a giugno riflettendo la crescente vulnerabilità di un settore un tempo resistente e rafforzando i timori sulla fragilità dell'attuale congiuntura. Diffuso qualche giorno fa l'analogo indicatore della manifattura aveva mostrato un rallentamento a 50,5 dal 50,9 del mese prima.

Quanto al Giappone, il comparto resta in espansione ma rallenta leggermente a giugno, portandosi a quota 54 dal record a 55,9 segnato a maggio.

Appuntamento alle 15 con l'aggiornamento mensile sui reinvestimenti ad opera della Banca centrale europea in titoli di Stato italiani nell'ambito del programma Qe.

Nell'ultimo resoconto disponibile, in maggio, Francoforte li aveva ridotti di 360 milioni di euro.

Nel corso della conferenza stampa dopo il meeting di metà giugno, la presidente Lagarde non vedeva problemi sui mercati per la fine dei reinvestimenti nel Qe.

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