CAFFE’ ESPRESSO

7 giugno 2023 - Segnali di rallentamento dai consumi.

Le vendite al dettaglio nella zona euro sono rimaste invariate ad aprile. I consumatori hanno speso meno per i prodotti alimentari e i carburanti per auto, ma hanno incrementato gli acquisti di altri prodotti, soprattutto online. Il volume delle vendite al dettaglio nei 20 Paesi della zona euro si è attestato sugli stessi livelli di marzo e ha registrato un calo del 2,6% su base annua. I consumi sono stati deboli per tutto l'anno, a causa del calo dei redditi reali e del fatto che le famiglie stanno spendendo gran parte dei loro ricavi in energia e nel rimborso del credito e dei mutui, erodendo la domanda di altri beni. Le famiglie hanno anche aumentato i loro risparmi a causa dell'aumento dei tassi e in via precauzionale in un periodo di bassa crescita economica. Le vendite di prodotti alimentari, bevande e tabacco sono diminuite dello 0,5% rispetto al mese precedente e quelle di carburante per auto del 2,3%. Le vendite di prodotti non alimentari sono aumentate dello 0,5%, con un incremento del 2,7% delle vendite online. Rispetto all'anno scorso, tutte le categorie di vendita sono state più deboli. Dopo i dati non si sono visti movimenti importanti sui tassi se non una leggera limatura soprattutto sul tratto lungo delle curve dei governativi e dei tassi Irs. Sul fronte del costo del funding il consistente rimborso che le banche italiane dovranno effettuare presso la Bce nell'ambito dei prestiti Tltro alla fine del mese non produrrà ripercussioni sui titoli di stato italiani né sul sistema bancario nel suo complesso. Il 28 giugno gli istituti di credito italiani dovranno rimborsare presso la Bce fondi Tltro per circa 145 miliardi di euro. Potrebbe però esserci qualche tensione sui Btp. Eventuali episodi di tensione sulla liquidità sarebbero temporanei e circoscritti a banche di piccole dimensioni, senza rilevanza sistemica. Il collocamento del Btp Valore prosegue a gonfie vele: una riuscita e ben congegnata opera di marketing finanziario quella del Tesoro (più vantaggi per l’emittente che per i sottoscrittori).  La Banca centrale europea nel periodo compreso tra aprile e maggio ha aumentato di 3,169 miliardi di euro i reinvestimenti in titoli del settore pubblico italiano nell'ambito del programma Pepp. Nel precedente periodo febbraio-marzo Francoforte ha aumentato i reinvestimenti per 2,069 miliardi di euro. Il programma di acquisto titoli della Bce per far fronte alla pandemia è stato chiuso a fine marzo 2022.

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