CAFFE’ ESPRESSO

17 maggio 2023 - Oggi riflettori puntati sull'inflazione europea.

Il morale degli investitori tedeschi è sceso più del previsto a maggio, secondo l'istituto di ricerca economica ZEW. L'indice del sentiment economico dell'istituto è sceso a -10,7 punti dai 4,1 punti di aprile. Le attese erano per meno 5,3 punti.

 

L'economia della zona euro è cresciuta dello 0,1% su base trimestrale nei primi tre mesi dell'anno, come confermato da Eurostat, con un aumento dell'occupazione e un forte incremento delle esportazioni che hanno portato a una crescita del surplus commerciale della zona euro. Eurostat ha inoltre confermato la stima preliminare secondo cui il Pil nei 20 Paesi della zona euro è cresciuto dell'1,3% su base annua nel periodo gennaio-marzo e ha comunicato che l'occupazione è cresciuta dello 0,6% sul trimestre, per un aumento dell'1,7% su base annua. Sebbene non sia ancora disponibile un'analisi più dettagliata dell'aumento del Pil, i dati commerciali non corretti per il primo trimestre hanno mostrato un incremento dell'8,5% delle esportazioni rispetto allo stesso periodo del 2022, con importazioni invariate, il che indica che il commercio netto ha contribuito alla crescita. Il miglior risultato commerciale netto del primo trimestre è derivato principalmente dall'aumento delle esportazioni di macchinari, veicoli e prodotti chimici e dal calo delle importazioni di energia. Le importazioni dalla Russia, un tempo fornitore chiave di petrolio e gas per l'Ue, sono diminuite del 72,1% nel periodo gennaio-marzo rispetto all'anno precedente, poiché l'Ue ha smesso di acquistare gran parte dell'energia da Mosca dopo l'invasione russa dell'Ucraina a fine febbraio 2022. Anche il deficit commerciale dell'Ue con la Cina, il secondo partner commerciale della zona euro dopo gli Stati Uniti, è diminuito nel primo trimestre a 74,7 miliardi di euro dai 92,0 miliardi dello stesso periodo del 2022, in quanto l'Ue cerca di ridurre la dipendenza da Pechino.

 

Dopo una partenza tonica, ieri il secondario ha virato in negativo zavorrato dai dati Usa - vendite al dettaglio e produzione industriale - che hanno smorzato le speranze di una pausa nel ciclo di rialzi dei tassi di interesse allontanando lo spettro di una recessione. Da diversi esponenti Fed sono giunte dichiarazioni piuttosto aggressive.

 

Il colloquio tra il presidente Usa Joe Biden e i rappresentanti del Congresso non si è concluso con un accordo ma i partecipanti hanno fatto qualche passo in più verso un'intesa.

 

 

Attentamente monitorata anche in chiave Bce sarà la lettura finale dell'inflazione di aprile nel blocco.

 

L'economia nipponica si lascia alle spalle la recessione grazie al rimbalzo post-Covid: nel primo trimestre il Pil ha registrato un'espansione di 1,6% su anno, ben oltre le attese per un +0,7%. Si tratta del primo aumento in tre trimestri. Gli ultimi tre mesi del 2022 avevano visto un calo dello 0,1%: era stata la seconda contrazione di fila a livello trimestrale che di fatto risponde alla definizione di recessione tecnica.

 

Dollaro solido sostenuto dai dati macro Usa di ieri che hanno lasciato intravedere la possibilità che la Fed prosegua con la propria stretta monetaria e dallo spettro del default Usa.

 

 

DATI MACROECONOMICI

 

ZONA EURO

Prezzi al consumo finali aprile (11,00) - attesa dato armonizzato 0,7% m/m; 7,0% a/a.

 

USA

Licenze edilizie aprile (14,30) - attesa 1,437 milioni.

Inizio nuovi cantieri aprile (14,30) - attesa 1,4 miliardi.

Scorte settimanali prodotti petroliferi Eia (16,30).

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