Il gas in Europa è sceso ieri di poco sotti i 35 euro al MWh. In aprile è stato di nuovo battuto ogni record di importazione di Gnl in Europa. Alla fine dello scorso mese gli stoccaggi erano ancora pieni al 55%, un livello mai visto in precedenza, che si confronta con una media decennale del 33%. Per tornare al 90% entro ottobre, come prescritto dalle regole Ue, basta iniettare nei depositi 35 miliardi di metri cubi: la metà dello sforzo compiuto l’anno scorso.
Occorrerà aspettare la chiusura delle borse statunitensi per il verdetto di Fitch sul rating italiano, BBB con outlook stabile, dal quale tuttavia la maggior parte degli osservatori non si aspetta modifiche. A metà marzo l'agenzia statunitense ha alzato le stime di crescita per l'Italia nel 2023, in linea con quanto fatto da altri enti previsori. Venerdì prossimo Moody's chiuderà questa tornata primaverile di pronunciamenti. Sebbene anche in questo caso le attese siano per lo più per una conferma, il rating Baa3 e l'outlook negativo collocano l'Italia a un passo dalla perdita del livello investment grade.
L'ultima seduta della settimana riparte da 189 punti base per il premio al rischio tra Italia e Germania e da 4,12% per il rendimento del decennale di riferimento. Tra i driver del mercato a livello globale i timori per una recessione, per la salute del settore bancario Usa e per lo stallo sul tetto del debito statunitense.
A preoccupare ulteriormente gli investitori è stato il rinvio - all'inizio della prossima settimana - dell'incontro previsto per oggi tra il presidente Biden e parlamentari Democratici e Repubblicani. Il repubblicano McCarthy ha detto che la decisione non è sintomo di difficoltà nelle trattative ma che l'incontro dei leader deve essere preceduto da quelli dello staff. Qualora non si raggiunga un'intesa, il governo potrebbe restare senza fondi a partire dal primo giugno.
Secondo i risultati preliminari, nel primo trimestre il Pil britannico si conferma in crescita dello 0,1%, su trimestre, in linea alle attese Reuters e al risultato degli ultimi tre mesi del 2022. A marzo, la produzione industriale ha registrato una lettura invariata su mese e un calo annuo di -2,9%. Ieri la Banca d'Inghilterra ha alzato i tassi di 25 punti base portandoli a 4,5% segnalando un rallentamento nel calo dell'inflazione.
Ieri la Banca d'Inghilterra ha alzato i tassi di 25 punti base portandoli a 4,5% segnalando un rallentamento nel calo dell'inflazione.
Il balzo delle richieste di sussidi di disoccupazione visto ieri negli Usa ha spazzato via ogni residua aspettativa che la Fed possa alzare nuovamente i tassi a giugno alimentando le aspettative di un taglio dei tassi come prossima mossa. Di ieri le dichiarazioni dell'esponente del board Fed Kashkari secondo cui la stretta monetaria potrebbe essere necessaria a lungo. L'aumento dei tassi, secondo molti osservatori, ha messo a dura prova il settore bancario negli Stati uniti, la cui situazione preoccupa in particolar modo l'altro esponente Fed, Waller.
Sul fronte Bce, il consigliere de Cos ha parlato di un avvicinarsi delle fasi finali del ciclo di rialzo dei tassi. In serata il vice presidente Bce de Guindos ha detto che è troppo presto per dire quanti altri rialzi serviranno e ha indicato nei prezzi dei servizi la principale preoccupazione.