Al termine della due giorni di politica monetaria Bank of Japan ha aggiornato le stime di inflazione per il prossimo anno fiscale confermando però la sua politica ultra-accomodante, in linea con le attese.
Cresce l'attesa per un rialzo dei tassi di interesse da parte di Francoforte, dopo che i segnali hawkish arrivati da Federal Reserve hanno alimentato le aspettative di un rialzo dei tassi Usa già a marzo e di conseguenza i ragionamenti sulle possibili ricadute per l'Europa, nonostante l'approccio dichiaratamente dovish dell'Eurotower. Ieri i mercati monetari della zona euro prezzavano pienamente un rialzo entro dicembre di 20 punti base contro i 17 ritenuti probabili alla fine della scorsa settimana. Indicazioni utili potrebbero arrivare dalla pubblicazione, giovedì, dei verbali del meeting Bce di metà dicembre.
La Cina ha molti strumenti politici per fronteggiare un anno impegnativo e li impiegherà in modo puntuale per stabilizzare la crescita, ha detto il portavoce della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme. La seconda economia mondiale nel 2021 ha registrato la crescita più consistente in un decennio, ma lo slancio si sta raffreddando complice la debolezza dei consumi, su cui pesano i focolai di Covid-19, e i problemi del settore immobiliare.
Tra i temi oggi sul tavolo del vertice Ecofin, ci saranno la ripresa economica in un'Ue alle prese con il dilagare della variante Omicron e la proposta di direttiva su una tassa minima globale per le multinazionali.
Sta intanto emergendo tra i governi europei un'intesa su come modificare in senso più morbido le regole sulla disciplina di bilancio attualmente sospese, ha detto ieri il vicepresidente della Commissione europea in occasione di un Eurogruppo dedicato tra l'altro proprio alla revisione del Patto si stabilità.
Con un'agenda macro molto scarna, l'attenzione si concentrerà sull'indice Zew che misura il sentiment economico tedesco, visto a gennaio in miglioramento a 32 dal precedente 29,9.
Lo yen scivola dopo che la banca centrale giapponese ha mantenuto la politica ultra-accomodante.
Brent ai massimi da oltre sette anni sulle tensioni in Medioriente che potrebbero frenare le forniture.
Salgono i rendimenti Usa, con quello del 2 anni - particolarmente sensibile alle aspettative di rialzi dei tassi - che supera l'1% per la prima volta da febbraio 2020. Il benchmark decennale sui mercati asiatici rende 1,843%, rispetto alla chiusura a 1,77%.