CAFFE’ ESPRESSO

24 maggio 2017 - Nella notte Moody's ha tagliato, per la prima volta dal 1989, il rating sovrano della Cina ...

Nella notte Moody's ha tagliato, per la prima volta dal 1989, il rating sovrano della Cina portandolo ad 'A1' da 'Aa3' e modificando l'outlook a stabile da negativo. L'agenzia ha citato i timori sul rallentamento della crescita economica e il debito in aumento.

Verranno diffuse in serata, a mercati chiusi, le minute dell'ultimo meeting del Fomc al termine del quale si è deciso di lasciare invariati i tassi di interesse.
L'attività economica nella zona euro ha mantenuto in maggio la forte crescita del mese precedente, con le aziende impegnate a fatica a rispondere a una domanda crescente, segno che la spinta dell'area della moneta unica resta sostenuta. Questo è quanto emerso dagli indici di fiducia Pmi dei direttori acquisti: in particolare il settore manifatturiero supera le attese mentre in linea con il consenso risulta il settore servizi e l’indice composito. Nel dettaglio l'indice composito è rimasto stabile questo mese al 56,8 di aprile, massimo da aprile 2011. Un dato sopra 50 è indice di crescita. Il Pmi manifattura, sempre nella lettura flash, è salito a 57,0 da 56,7 contro attese di 56,5 e il sottoindice sulla produzione è cresciuto a 58,4 da 57,9, altro massimo da aprile 2011. Il clima di fiducia ha spinto le aziende ad assumere, con il sottoindice sull'occupazione cresciuto a un massimo ventennale di 56,2 da 55,5 di aprile. Nel settore servizi il Pmi ha visto invece un rallentamento a 56,2 da 56,4, appena sotto le attese: la lettura finale di aprile coincideva però con un massimo da aprile 2011 e l'indice sulle aspettative è balzato a maggio a 68,1 da 67,2, massimo da febbraio 2011. E' un risultato molto buono e con una base solida. Un bel ritmo di crescita che fa ben sperare per il Pil del secondo trimestre. A livello di Paesi la Germania vede un miglioramento su tutti i fronti mentre per la Francia è il manifatturiero a sorprendere positivamente. Oggi era anche il giorno della pubblicazione dell’indice Ifo tedesco: il morale delle imprese è salito più del previsto a maggio, raggiungendo i massimi dal 1991, un ulteriore segnale che le aziende sono più ottimiste sulle prospettive di crescita della maggiore economia europea. L'istituto economico Ifo ha reso noto che il proprio indice di fiducia delle imprese, compilato sulla base delle interviste condotte nel mese a 7.000 aziende, è salito a 114,6 da 113,0 in aprile. La lettura è superiore al consensus denotando come l'attività economica in Germania resta molto vivace. Secondo l'indagine le valutazioni dei manager circa la situazione attuale del business e le prospettive per i prossimi sei mesi sono entrambe migliorate in maniera significativa. L'elezione del presidente francese Macron ha influito positivamente. E’ interessante notare che l’indice delle aspettative è decisamente più basso di quello della situazione attuale, segno che le cose stanno andando meglio di quanto si pensasse. In tale contesto di dati positivi ed incoraggianti si assiste ad una leggera increspatura dei tassi Ue (Irs 10 anni 0,85%; Bund 10 a 0,41%). Per un attimo lo spread Btp-Bund si è affacciato sotto 170 bps, livello che non si vedeva dallo scorso 26 gennaio.

DATI MACROECONOMICI
USA
Vendita case esistenti aprile
ASTE DI TITOLI DI STATO
EUROPA
Germania, Bund scadenza 15/2/2027 cedola 0,25%.

USA
5 anni, scadenza 31/5/2022 e 2 anni a tasso variabile, scadenza 30/4/2019.

BANCHE CENTRALI
EUROPA
Zona euro, intervento Praet (Bce) e Draghi (Bce)
USA
Washington, Fomc pubblica verbali riunione 2 e 3 maggio

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