CAFFE’ ESPRESSO

1 marzo 2017 - Trump ha sottolineato la sua volontà di concentrarsi sui problemi interni stimolando l'economia ...

Trump ha sottolineato la sua volontà di concentrarsi sui problemi interni stimolando l'economia attraverso una riforma fiscale, un impegno per le infrastrutture di mille miliardi di dollari e cambiamenti all'Obamacare. Nonostante la mancanza di dettagli i mercati accolgono con favore il discorso almeno stando all’apertura delle borse europee di questa mattina tutte positive.
Il dollaro si rafforza non tanto per il discorso di Trump quanto per i continui riferimenti dei policy-maker della Fed che alimentano le attese di un rialzo dei tassi in marzo.
L'economia americana nel quarto trimestre del 2016 è cresciuta dell'1,9%. Il dato è sotto le attese degli analisti, che scommettevano su un aumento del 2,1%. Il +1,9% del pil nel quarto trimestre segue il +3,5% dei tre mesi precedenti. L’indice Pce “core” si attesta all’1,2% nel quarto trimestre, leggermente sotto le attese: tale indice dei prezzi è quello che la Fed segue con maggior attenzione.
L'inflazione italiana ha accelerato a febbraio, con gli indici tendenziali che hanno toccato il massimo da circa quattro anni, spinti dalle componenti più volatili, ovvero alimentari freschi ed energia, seguendo un copione analogo a quello osservato in altri paesi della zona euro. Secondo i dati provvisori forniti stamane da Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento annuo di 1,5%. L'indice armonizzato ai parametri Ue ha accelerato a 1,6% (0,2% la variazione mensile). Analogamente a quanto accaduto a gennaio, l'accelerazione dell'inflazione a febbraio 2017 è per lo più ascrivibile ad alimentari non lavorati e beni energetici. Le pressioni che stiamo osservando sui prezzi, ampiamente attese, provengono esclusivamente dal lato dell'offerta e sono legate alle materie prime, mentre dal lato delle domanda sono pressocchè inesistenti. La dinamica salariale resta compressa ai minimi storici. Il picco sull’inflazione italiana potrebbe essere toccato ad aprile, con il tendenziale intorno all’1,8%. Allargando lo sguardo ad altri paesi della zona euro, a febbraio i prezzi al consumo hanno mostrato la crescita annua maggiore in quattro anni in Spagna, dove l'indice armonizzato ha segnato +3%, e un lieve rallentamento in Francia, dove l'armonizzato si è attestato a 1,4% su anno da 1,6% di gennaio.
Oggi verrà pubblicato il dato tedesco: le attese sono per un'accelerazione del tendeziale a 2,1% da 1,9% di gennaio. Il dato preliminare per l'intera zona euro verrà pubblicato giovedì: le attese sono per un dato non lontano dal target Bce, ovvero inferiore ma vicino al 2%. Questo non pregiudicherà il proseguimento del quantitative easing anche se nel secondo semestre, a meno di sorprese in chiave Frexit dalle elezioni francesi, l'istituto centrale comincerà a ragionare sui tempi di un graduale ritiro delle misure.
Decennale Bund febbraio 2027 cedola 0,25%. L'8 febbraio, in occasione dell'ultima asta, il benchmark è stato assegnato al tasso medio di 0,33% da 0,36% di metà gennaio. Il collocamento di ieri ha fatto intanto registrare una solida domanda sullo Schatz, tra i titoli più sicuri ma più cari, assegnato al nuovo minimo record di rendimento pari a -0,92%.

DATI MACROECONOMICI

GERMANIA

Stima prezzi consumo febbraio

ZONA EURO

Pmi manifattura finale febbraio

USA
Redditi e consumi personali, indice Pce gennaio
Pmi manifattura Markit finale
Ism manifattura

ASTE TITOLI DI STATO
Germania Bund 10 anni 15/2/2027 cedola 0,25%.

USA
Washington, Fed pubblica Beige Book
Washington, intervento presidente Fed St. Louis Bullard

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