CAFFE’ ESPRESSO

22 aprile 2016 - Netto rialzo dei rendimenti governativi e dei tassi: il prezzo del petrolio in salita dai minimi ...

Netto rialzo dei rendimenti governativi e dei tassi: il prezzo del petrolio in salita dai minimi fa pensare che l’inflazione possa risentirne positivamente alzandosi dai minimi. Il Bund 10 sale allo 0,23% (era 0,09% una decina di giorni fa), l’Irs 10 sale allo 0,64%. Il Btp che già nei giorni scorsi ha patito per l’inaspettata asta di ventennali, sale all’1,46% (10 anni). Lo spread si mantiene poco sopra 120 bps. La riunione Bce (tassi invariati) non produce effetti particolari. I tassi attesi Euribor 3 mesi sono in calo.
Dati preliminari Pmi di Germania, Francia e zona euro offriranno nuove indicazioni sullo stato dell'economia del blocco della valuta unica.
Eurogruppo discuterà della limitazione dei titoli di Stato nei bilanci bancari, di cui verranno discusse possibili modalità. Resta forte dissenso di paesi come l'Italia. L'introduzione di una ponderazione di rischio dei titoli di Stato può avere senso però fughe in avanti potrebbero avere effetti deleteri sul sistema.

Recupero dei prezzi del greggio (circa il 65% dai minimi da inizio anno) spinge verso l'alto i rendimenti.

A mercati chiusi arriverà il pronunciamento di Fitch sul rating sovrano dell'Italia, attualmente BBB+ e un outlook stabile che, nelle attese, non dovrebbe subire variazioni.

Attività manifatturiera in contrazione in Giappone, con l'intensità maggiore da oltre tre anni, un dato che risente del recente terremoto che ha di fatto interrotto la produzione nel distretto industriale Kumamoto. È la seconda rilevazione consecutiva sotto la soglia di espansione dei 50 punti. Il sotto indice relativo alla produzione manifatturiera è sceso a 47,9 da 49,8, il dato peggiore in questo caso dall'aprile del 2014.

Petrolio ancora in rialzo questa mattina, ormai prossimo a chiudere una delle settimane di maggior incremento del 2016. Sul mercato delle commodity si registrano segnali di stabile miglioramento dell'umore di fondo degli investitori, mentre sul fronte dell'offerta, per confermandosi una situazione di sostanziale eccesso, il calo della produzione, specie negli Stati Uniti, contribuisce alla risalita dei prezzi. Il future Brent, +4,5% in settimana, scambia a 45,15 dollari il barile (+0,62).

DATI MACROECONOMICI
ZONA EURO
Markit, stima flash Pmi

USA
Markit, stima flash Pmi manifatturiero aprile

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