L'agenzia di rating Moody’s ha lasciato invariato il giudizio sull'Italia a 'Baa3', un notch sopra il livello 'non-investment grade', con outlook 'stabile'.
La politica monetaria non deve restare in territorio restrittivo troppo a lungo per non pesare sulla crescita. Lo ha detto il capo economista della banca centrale Philip Lane.
Reduce dal rally di venerdì, l'obbligazionario italiano riparte da 3,51% per il tasso del Btp decennale benchmark e da 125 punti base per lo spread sul Bund.
Dopo i Pmi relativi alla zona euro che hanno mostrato un'economia in contrazione, i mercati monetari hanno aumentato le scommesse su un taglio dei tassi da mezzo punto da parte della Bce a dicembre, la cui chance è data al 45% da meno del 20% prima del dato.
In questa situazione, sul lato macro il focus in settimana sarà sull'inflazione di novembre, con una serie di stime flash compresa, venerdì, quella relativa all'intero blocco, vista in accelerazione. Stamani intanto occhi sull'indice Ifo di fiducia delle imprese tedesche, con il consensus che è per un peggioramento questo mese.
In settimana i prezzi saranno protagonisti anche negli Stati Uniti, dove mercoledì è in agenda l'indice Pce 'core', una delle misure di inflazione più attentamente monitorate dalla banca centrale. Attesa anche la seconda lettura del Pil nel terzo trimestre. Ma la Fed è in una situazione ben diversa rispetto alla Bce: l'economia d'oltreoceano gode di ottima salute, come ha evidenziato venerdì anche il dato Pmi di novembre con l'indice composito ai massimi da 31 mesi, e le politiche annunciate da Trump potrebbero far salire l'inflazione, tutti elementi che fanno propendere per un percorso dei tassi all'insegna della cautela.
La banca centrale statunitense ha annunciato di voler organizzare una conferenza il 15 e 16 maggio ed eventi pubblici "Fed Listens" in tutto il Paese, nell'ambito di una revisione della propria strategia di lungo periodo e del suo approccio. L'obiettivo di inflazione al 2% non sarà al centro della revisione del "framework" - quello attuale è stato approvato nel 2020 - mentre potrebbe essere discussa la comunicazione.
La banca centrale cinese ha iniettato 900 miliardi di yuan nel sistema bancario - sempre più sotto pressione sul lato liquidità verso la fine dell'anno - attraverso prestiti a un anno.
Si è fermato il calo dell’eurousd sulla scelta relativa al segretario di Stato Usa.
I prezzi del petrolio ritracciano dopo il rialzo del 6% della scorsa settimana, pur restando vicini ai massimi di due settimane tra le tensioni geopolitiche.