I prezzi alla produzione Usa di febbraio, mese su mese, sono cresciuti del +0,6%, sopra il +0,3% del periodo precedente e delle attese. Si tratta dell'incremento maggiore negli ultimi sei mesi. Esclusi alimentari ed energia, l'incremento è stato del +0,3%, in calo rispetto al +0,5% di febbraio, ma sopra le attese di +0,2%. Anno su anno, l'incremento è stato del +1,6%, dal +1% del periodo precedente, sopra le aspettative del +1,2%. Escluse le componenti volatili, è stato del +2%, in linea al periodo precedente, ma sopra le stime di +1,9%. I prezzi alla produzione Usa sono compresi nell'indice Pce sui consumi personali, l'indicatore sull'inflazione più seguito dalla Fed. I tassi Usa sono in rialzo di circa 15 centesimi in settimana sia sul tratto breve sia su quello lungo, vuoi per i dati ppi e cpi vuoi per le tre maxi aste di Treasury che comunque hanno dimostrato che il mercato non ha problemi ad assorbire la montagna di carta in arrivo.10-15 cent. in più anche per i Bund e Irs. Meglio fanno i Btp che vedono rendimenti immutati sui 10 anni e in lievissimo rialzo sui 2 anni. Spread sempre più basso a 116 punti base, sui minimi degli ultimi due anni. Era oltre i 200 punti base prima delle elezioni di ottobre.
Resta in primo piano il visibile restringimento dello spread tra i tassi decennali italiano e tedesco. La forbice tra Btp e Bund si è chiusa nella seduta di ieri fino a un minimo intraday di 115 punti base, nuovo minimo da oltre due anni, salvo poi rimbalzare leggermente.
Il minimo del tasso sul titolo marzo 2034 è stato di 3,53%, livello per cui occorre risalire ancora a fine dicembre.
Francoforte scalda i motori in vista delle mosse espansive sul fronte di politica monetaria. Secondo il consigliere olandese Klaas Knot i tagli dei tassi da qui a fine anno potrebbero essere tre: il primo in giugno, i successivi in settembre e in dicembre con le stime aggiornate dello staff su crescita e inflazione.
In un'intervista a 'Cnbc', anche l'economista capo Philip Lane si è detto favorevole a un taglio dei tassi in occasione del consiglio di giugno.
Isabel Schnabel, consigliere esecutivo, si è soffermata sul nuovo 'operational framework', quadro operativo per l'attuazione di politica monetaria che prevede tra l'altro, da metà settembre, la riduzione a 15 centesimi dello spread tra tasso dei depositi e tasso sul rifinanziamento principale. Non è detto che la misura sia sufficiente al rilancio del mercato monetario, ha avvertito.
Focus nel pomeriggio su una serie di numeri come la produzione industriale e manifatturiera, mentre ieri il rimbalzo delle vendite al dettaglio inferiore alle attese nel mese di febbraio ha suggerito un rallentamento nella spesa dei consumatori nel primo trimestre, con l'inflazione che si sta dimostrando più resistente del previsto.
Il dollaro avanza dopo i dati sui prezzi alla produzione Usa che pesano sulle aspettative relative ai tassi.
I rendimenti sono saliti dopo dati sull'inflazione più alti del previsto a febbraio, che suggeriscono la possibilità di tagli dei tassi Usa dopo giugno.