CAFFE’ ESPRESSO

11 maggio 2023 - BoE oggi alzerà il refi di un quarto di punto.

Bank of England dovrebbe annunciare una nuova stretta da un quarto di punto percentuale, che il mercato prezza pienamente. Le probabilità che la banca centrale britannica stringa ancora i cordoni a giugno sono al momento pari all'80%.

 

I dati diffusi ieri hanno mostrato che l'inflazione Usa sta rallentando ulteriormente. In aprile i prezzi al consumo depurati dalle componenti volatili sono saliti del 5,5% anno su anno, dal +5,6% del mese precedente, il raffreddamento è in linea con le aspettative del consensus.

 

 

L'inflazione generale scende di poco a 4,9%, minimo degli ultimi due anni, da 5%. Componenti dell'indice che hanno contribuito alla discesa del carovita: biglietti aerei -2,5%, automobili nuove, -0,2%, comunicazioni -0,1%.

 

 

La componente cosiddetta super core è passata da 5,8 a 5,1%, per la prima volta da settembre 2022, più bassa dell'inflazione core. Gli affitti, che rappresentano oltre il 30% dell'intero paniere, iniziano a dare qualche primo timido segnale di rallentamento in termini mensili, soprattutto grazie al calo di alcune componenti collegate agli affitti al di fuori dell'abitazione principale. Questo dato ridimensiona la possibilità di un proseguimento della stretta monetaria, ma non sostiene l'ipotesi del mercato, ovvero, una riduzione dei tassi di almeno tre quarti di punto, o di un punto, entro la fine dell'anno.

 

 

Particolarmente scarna l'agenda macro euro.

 

Dagli Usa i numeri settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione, che nelle attese dovrebbero mantenersi sostanzialmente stabili, e quelli sui prezzi alla produzione di aprile che dovrebbero rallentare dal 2,7% al 2,4% su anno.

 

 

Ieri il presidente Joe Biden ha fatto pressione sui Repubblicani affinché agiscano rapidamente per innalzare il tetto del debito, se non vogliono rischiare una recessione.

 

Ad aprile i prezzi al consumo cinesi sono cresciuti al ritmo più lento da oltre due anni, e i prezzi alla produzione hanno registrato la discesa più rapida - la settima consecutiva - da maggio 2020. I dati suggeriscono che potrebbe essere necessario più stimolo per spingere la ripresa economica.

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