CAFFE’ ESPRESSO

21 dicembre 2022 - Preoccupazione per il covid in Cina.

Le turbolenze provocate dall’inaspettata decisione della Banca del Giappone di modificare alcuni aspetti della sua politica monetaria ultra espansiva si sono ridimensionate. Stamattina in Asia Pacifico, le borse della Cina fluttuano intorno alla parità. Il Nikkei segna un calo dello 0,5%. Poco mossi anche i listini azionari della Corea del Sud e dell’India. Il future dell’indice EuroStoxx50 sale dello 0,5%. A Wall Street l’S&P500 ha chiuso sulla parità.

 

Si riparte da 4,47% per il tasso del Btp decennale benchmark - vicino ai massimi da inizio novembre - e da 217 punti base per lo spread sul Bund.

 

Il Giappone ha tagliato l'outlook sulla produzione nelle fabbriche per la prima volta negli ultimi sei mesi, citando rischi legati al rallentamento dell'economia globale, rialzo dei prezzi e problemi nelle forniture, e ha segnalato che grande attenzione sarà riservata alla situazione Covid in Cina. Per la manovra dell'anno fiscale 2023-2024, il governo dovrebbe basarsi su tassi di interesse all'1,1%, al minimo storico, secondo fonti governative a conoscenza della materia. La notizia arriva dopo la sorpresa di Banca del Giappone, che ieri ha deciso di allentare il controllo sulla curva dei tassi consentendo ai tassi a lungo termine di salire maggiormente, una mossa che non porterà all'uscita dalla politica ultra-accomodante.

 

Decine di carri funebri in coda davanti a un forno crematorio di Pechino hanno scatenato critiche sulla contabilità del virus, dopo il brusco cambio di passo da parte delle autorità. Secondo gli esperti, l'anno prossimo la Cina potrebbe registrare oltre un milione di morti da Covid-19.

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