I leader Ue hanno trovato nella notte l'accordo sulle conclusioni del vertice europeo, inclusa la questione migranti. Un accordo nel complesso vago a fronte delle profonde divisioni esistenti, su cui resta ancora molto lavoro da fare come ha ammesso una Angela Merkel in seria difficoltà politica interna. L'accordo prevede l'istituzione di centri comuni per la valutazione delle richieste di asilo e la restrizione dei movimenti di migranti all'interno dell'Unione, in risposta alle preoccupazioni sollevate soprattutto da Roma e Berlino.
In arrivo la lettura preliminare dell'inflazione eurozona di giugno. La mediana delle attese degli economisti prospetta un'accelerazione del dato tendenziale a 2% da 1,9%. Al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, l'inflazione dovrebbe essere rimasta stabile a 1,3% su base annua.
L'accordo al vertice europeo, per quanto vago, fornisce sostegno all'euro, sullo sfondo di un mercato che teme che la questione migranti possa mettere a rischio i destini politici di Angela Merkel e l'unità dell'Ue.
Prezzi petroliferi in lieve calo questa mattina ma con il greggio Usa che resta prossimo ai massimi da novembre 2014 toccati ieri.
Governativi Usa deboli nelle contrattazioni della mattinata, con rendimenti che tuttavia tengono sui minimi da circa un mese.
DATI MACROECONOMICI
GERMANIA
Vendite dettaglio maggio
Tasso disoccupazione giugno
GRAN BRETAGNA
Pil trim1
ZONA EURO
Stima flash prezzi consumo giugno
USA
Consumi reali personali maggio
Redditi personali maggio
Core Pce maggio
Indice Pmi Chicago giugno
Fiducia consumatori finale Università di Michigan giugno