Dopo la decisione del consiglio Bce che ha mantenuto stabili i tassi di interesse (refi a zero; depo a -0,4%; rifinanziamento marginale 0,25% livelli a cui erano stati abbassati nel marzo 2016) e che ha prolungato il Qe almeno fino a settembre 2018, riducendo da gennaio l'importo degli acquisti di asset a 30 miliardi di euro dagli attuali 60 miliardi di euro:
- l'euro ha accelerato al ribasso, toccando oggi 1,1617 dollari circa, mentre prima della decisione si muoveva tra 1,18 e 1,185. La moneta unica ha perso anche contro tutte le altre principali valute.
- il tasso del Btp decennale è sceso sotto il 2% (1,93%)
- lo spread su Bund 10 è calato fino a 150 bpb, minimo da 8 agosto, al livello più basso del 2017
- il rendimento Bund 10 è calato da 0,48% a 0,42% e quello Irs 10 a 0,90% da 0,94%
- in rialzo i tassi Usa dopo la debole domanda di titoli a sette anni all’asta di ieri: lo spread Bond Usa - Bund 10 si porta oltre il 2% sui massimi da maggio e comunque su livelli storicamente molto alti.
- le borse sono positive visto che l’ampia liquidità continuerà ad essere garantita.
Tali movimenti sono principalmente dovuti alle dichiarazioni di Draghi più accomodanti di quanto si attendesse il mercato e soprattutto al fatto che la Bce non voglia legarsi a programmi di riduzione automatica del quantitative easing e che si riservi la facoltà di tornare ad incrementare in termini di importo e durata il programma di acquisto titoli. Si è evitato, per ora, un ulteriore apprezzamento dell’euro che resta una delle variabili in grado di allontanare il raggiungimento del target di inflazione (2%).
Il programma di 'quantitative easing' della Banca centrale europea proseguirà per altri nove mesi a partire dal prossimo gennaio, con acquisti ridotti a 30 miliardi di euro mensili rispetto agli attuali 60. In questo modo il controvalore del Qe lieviterà almeno di altri 270 miliardi oltre i 2.300 circa che il programma raggiungerà a fine anno.
In tarda serata è atteso il pronunciamento di S&P sul rating sovrano italiano. L'agenzia Usa valuta l'Italia con BBB-, giudizio corredato da un outlook stabile. La settimana scorsa, Fitch ha confermato la propria valutazione a BBB, con outlook stabile mentre il 6 ottobre Moody's, confermando il giudizio Baa2, aveva mantenuto l'outlook negativo.
Sul fronte macro, i riflettori sono puntati sulla prima lettura del Pil terzo trimestre Usa.
DATI MACROECONOMICI
USA
Stima Pil trim3 (14,30) - attesa 2,5%.
Deflatore Pil trim3 (14,30) - attesa 1,8%.
Indice Pce trim3 (14,30) - attesa 1,3%.
Univ. Michigan, fiducia consumatori finale ottobre (16,00) - attesa 100,9.
ASTE DI TITOLI DI STATO
ITALIA
Bot a 6 mesi, scadenza 30/4/2018 (181 giorni).