Nuovi dettagli sulla riforma fiscale americana il cui cammino sarà inevitabilmente lungo e tormentato ed in ogni caso è difficile che gli effetti possano vedersi prima del 2019. Lo stimolo che potrebbe giungere all’economia è valutato dalla stessa amministrazione Usa in un incremento di circa l’1% strutturale del Pil.
I mercati azionari per questo motivo sono positivi anche se assai prudenti consci del lungo percorso che attende la realizzazione del progetto di riforma. Si continuano a vedere vendite sull’obbligazionario con i tassi ancora in salita (Bund 10 a 0,50%; Bond Usa 10 a 2,36% con il due anni che si avvicina all’1,5%; Irs 10 a 0,93% che segue solo in parte il rialzo dei titoli tedeschi).
Continua a pesare sull’obbligazionario la riunione Fed della scorsa settimana e l’aggressivo intervento di Yellen di martedì sera.
Il dollaro resta sostenuto ma sopra i recenti massimi.
Lo spread Btp - Bund si attesta a 174 punti base dai 177 del finale di seduta di ieri, sui massimi da fine agosto, mentre il tasso del benchmark decennale agosto 2027 - rollato ieri - balza a 2,21% da 2,17%, massimo da metà luglio. Le attese per l'annuncio di Trump hanno un impatto maggiore sulla carta tedesca che si riflette, seppur in modo più lieve, anche su quella italiana. A livello di zona euro la Spagna, nonostante i grattacapi con il referendum catalano, riesce a non reagire in modo scomposto: tuttavia se nel fine settimana ci saranno complicazioni sul referendum, il mercato dei governativi europei lunedì potrebbe subire ripercussioni.
Sul fronte macro, l'attenzione sarà rivolta ai numeri preliminari dell'inflazione tedesca di settembre.
Nel pomeriggio ultima lettura per il Pil statunitense del secondo trimestre, che dovrebbe confermare una crescita del 3% annualizzato.
Previsti in giornata interventi di membri Fed: ieri da uno di essi sono giunte parole di segno decisamente restrittivo secondo cui regolari e graduali rialzi dei tassi sono necessari per evitare un surriscaldamento dell'economia Usa, dove l'inflazione resta debole solo temporaneamente; la bassa inflazione, ha osservato, offre solo la possibilità alla Fed di restringere le condizioni monetarie più lentamente.
DATI MACROECONOMICI
GERMANIA
Fiducia consumatori ottobre.
Stima preliminare prezzi al consumo settembre.
ZONA EURO
Economic sentiment settembre
USA
Pil finale trim2
Core Pce trim2
ASTE DI TITOLI DI STATO
ITALIA
Btp 5 e 10 anni e Ccteu.
USA
7 anni.