CAFFE’ ESPRESSO

2 marzo 2017 - Crescono le attese per un rialzo dei tassi Fed ...

La giornata di ieri è la prova che i tassi “core” sono compressi dall’avversione al rischio: infatti con le borse che salgono di oltre un punto percentuale il rendimento Bund 10 sale dallo 0,2% allo 0,27% con l’Irs 10 che torna sopra lo 0,7% (0,72%). Netto il rialzo anche per il Bond 10 Usa al 2,47% dal 2,34% di venerdì scorso. I dati sono quasi tutti migliori delle attese, l’inflazione sale più del previsto, la Fed è pronta ad alzare, la Bundesbank è preoccupata per un’inflazione che cresce troppo (quella tedesca armonizzata di febbraio è al 2,2%; dato di ieri).
I continui riferimenti dei policy-maker della Fed alimentano le attese di un rialzo dei tassi alla riunione di metà marzo.
Secondo la Bundesbank l'inflazione quest'anno potrebbe risultare ben più alta di quanto atteso inizialmente sebbene verso la fine del 2017 dovrebbe raffreddarsi. Assumendo che i prezzi del greggio non salgano ulteriormente l'inflazione quest'anno sarà probabilmente ben superiore a quanto inizialmente proiettato. Per la Germania una revisione al rialzo di circa mezzo punto percentuale è prevedibile, e potrebbe essere così anche per la zona euro. Le ultime stime trimestrali dello staff di economisti della Bce - risalenti a dicembre - indicano per quest'anno un'inflazione a 1,3% per la zona euro. Le prossime proeizioni saranno diffuse dopo il consiglio in agenda giovedì 9 marzo. L’atteggiamento della Bce per ora è quello di voler continuare con il QE ma quando sarà il momento, probabilmente nel secondo semestre, dovrà cambiare la retorica senza dar l’impressione di aver paura a ridurre lo stimolo monetario per evitare turbolenze di mercato.
Oggi inflazione preliminare di febbraio a livello europeo: viene comunicato solo il dato tendenziale e non la variazione rispetto al mese precedente. Dopo l'accelerazione superiore alle attese vista dai prezzi al consumo tedeschi, italiani e spagnoli - unica eccezione quelli francesi - anche l'indice della zona euro dovrebbe evidenziare un nuovo surriscaldamento, portandosi al tasso annuo di 2% da 1,8% di gennaio. Se la lettura appare ampiamente in linea al target ufficiale Bce, Francoforte ha in più occasioni sottolineato che guarda al di là dei singoli andamenti mensili, puntando a garantire la stabilità dei prezzi nel medio termine.

Prezzi in calo per la terza seduta consecutiva per il greggio.
Le aspettative di un rialzo dei tassi Usa questo mese mantengono forte il dollaro, le borse dopo la giornata pimpante di ieri oggi sembrano più riflessive.

DATI MACROECONOMICI

ZONA EURO
Stima flash inflazione febbraio
USA
Richieste settimanali sussidi disoccupazione .
Indice Ism New York febbraio.

ASTE TITOLI DI STATO
EUROPA
Francia, Oat 25/11/2026 cedola 0,25%, 25/5/2036 1,25% e 25/5/2066 cedola 1,75%.
Gran Bretagna, Gilt 2022 0,50%.
Spagna, 30/4/2022 0,40%, 30/4/2027 1,50% e 0,5-1 miliardo indicizzati a inflazione 30/11/2021.

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