Trump ha firmato ieri un decreto che rende effettivi i dazi ridotti sulle importazioni di automobili e altri prodotti giapponesi, annunciati in luglio, offrendo un parziale sollievo all'economia nipponica, fortemente sostenuta dal canale export.
Dopo mesi di trattative, l'intesa riduce il clima di incertezza sul colossale comparto automobilistico giapponese e prevede investimenti di Tokyo per 550 miliardi di dollari in progetti Usa.
I nuovi dazi sulle auto giapponesi - di 15% rispetto all'attuale 27,5% - entreranno in vigore sette giorni dopo la pubblicazione ufficiale del decreto.
Il decreto garantisce inoltre l'esenzione totale dai dazi per gli aerei commerciali e componentistica.
Come ogni primo venerdì del mese l'appuntamento principale sul fronte macro è l'aggiornamento sulla dinamica del mercato del lavoro Usa, tra i principali indicatori cui Federal Reserve guarda per aggiustare il costo del denaro.
Hanno intanto ampiamente disatteso le previsioni i numeri di ieri sugli occupati del settore privato rilevati da Adp.
Deludenti, sempre ieri, anche i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione e la statistica Challenger sul taglio dei posti di lavoro, saliti in agosto a 85.979 con la peggiore performance dal 2020 per il singolo mese di agosto.
Il vistoso deterioramento del mercato occupazionale cementa ulteriormente la prospettiva di un taglio dei tassi Usa.
Beneficia della riduzione dei dazi Usa sulle auto di importazione giapponese lo yen.