CAFFE’ ESPRESSO

30 luglio 2025 - Oggi si pronuncia la Fed.

Arriverà in serata la decisione della Fed sui tassi di interesse, che nelle attese dovrebbero restare invariati.

 

Gli investitori seguiranno attentamente la conferenza stampa di Powell alla ricerca di indicazioni sull'orientamento dell'istituto - tra le pressioni esercitate dall'amministrazione Trump perché riduca i tassi - e di segnali su possibili divergenze all'interno del board.

 

Il mercato vede al 60-65% la possibilità di una riduzione di un quarto di punto già a settembre, ma alcuni economisti ritengono che la banca centrale potrebbe mantenere un approccio 'wait-and-see' fino a dicembre, date le incertezze legate alle politiche commerciali Usa.

 

 

Funzionari statunitensi e cinesi hanno raggiunto un accordo di massima per l'estensione della tregua tariffaria di 90 giorni, dopo due giorni di colloqui "costruttivi" a Stoccolma, volti a disinnescare l'escalation della guerra commerciale tra le due maggiori economie mondiali, che minaccia la crescita globale.

 

L'ultima parola spetta a Trump che potrebbe decidere di dare il suo imprimatur all'intesa - se non prolungata la tregua scade il 12 agosto - o lasciare che i dazi tornino a tre cifre.

 

 

Gli operatori del mercato monetario prezzano una probabilità del 65% di un taglio Bce entro dicembre, e dell'80% di una riduzione entro marzo 2026.

 

Agli inizi della scorsa settimana - prima del board Bce e delle intese commerciali che hanno attenuato i timori di recessione - scontavano pienamente un ulteriore taglio di 25 pb entro fine anno.

 

 

Oggi dati sul Pil della seconda frazione dell'anno, che a livello di blocco dovrebbe aver registrato una variazione nulla su trimestre e una crescita dell'1,2% a perimetro annuo.

 

Secondo numeri resi noti di prima mattina, l'economia francese ha messo a segno un +0,3% congiunturale nello stesso periodo, battendo il consensus (+0,1%). Quella spagnola ha evidenziato un +0,7 congiunturale, superando le stime degli analisti, mentre per quella tedesca le attese sono a -0,1%.

 

Le vendite al dettaglio in Germania hanno intanto mostrato un balzo dell'1% su mese a giugno, doppiando le aspettative(+0,5%).

 

Tra gli altri numeri in agenda, l'Economic sentiment nell'area dell'euro, visto in miglioramento a luglio.

 

 

Numerosi anche gli indicatori sullo stato dell'economia statunitense da valutare oggi.

 

In primo piano, la lettura “advance” del Pil relativo al secondo trimestre, che dovrebbe registrare un rimbalzo del 2,4 congiunturale rispetto alla flessione di 0,5% nel primo trimestre.

 

Sul fronte del lavoro, in attesa dei payroll non agricoli venerdì, sono in agenda i numeri Adp sugli occupati nel settore privato.

 

Ieri i dati Jolts di giugno sulle offerte di lavoro sono risultati più deboli delle attese.

 

 

Al via la due giorni di politica monetaria della Banca del Giappone. L'istituto centrale, secondo il consensus, terrà fermi i tassi domani, ma potrebbe segnalare un miglioramento delle prospettive dopo l'accordo commerciale concluso tra Tokyo e Washington e quindi la possibilità di un irrigidimento monetario quest'anno.

 

Nel pomeriggio, intanto, annuncia le proprie decisioni Bank of Canada, che per la terza volta dovrebbe lasciare i tassi invariati al 2,75%, vista un'inflazione 'core' persistente e un solido mercato del lavoro.

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