CAFFE’ ESPRESSO

13 maggio 2025 - Accordo Cina - Usa fa salire i tassi.

L'attenzione degli investitori resta agli sviluppi della situazione dazi, dopo l'accordo tra Usa e Cina per la riduzione delle tariffe reciproche, annunciato sabato a Ginevra.

La notizia dell'intesa tra Washington e Pechino - che ha smorzato i timori di una guerra commerciale, sebbene i negoziati potrebbero risultare lunghi e complessi - ha alimentato un clima di propensione al rischio tra gli investitori, spingendo i tassi dei mercati obbligazionari verso l'alto ieri. Il Btp, considerato un asset più rischioso rispetto al Bund, ha limitato le perdite rispetto al Bund, con lo spread che si e' portato sui 100 centesimi, livello piu' basso da meta' febbraio.

 

L'allentamento delle tensioni commerciali ha ridotto i timori di ricadute negative per la crescita globale, con gli investitori che hanno ritoccato verso l'alto le loro aspettative sui tassi Bce e Fed.

Il saggio sui depositi di Francoforte e' visto all'1,80% a dicembre dall'1,67% scontato venerdi' scorso, mentre i mercati hanno posposto fino al Fomc di settembre l'eventualita' di una nuova riduzione del costo del denaro da parte della banca centrale Usa, prezzandola al 52%.

 

Inflazione Usa di aprile in agenda questo pomeriggio: il vero e proprio impatto dei dazi sull'indice dei prezzi dovrebbe cominciare a vedersi solo dalle statistiche relative al mese di maggio.

 

Sul lato euro, occhi all'aggiornamento dell'indice Zew - che misura l'economic sentiment tedesco - con attese di un rimbalzo a maggio a quota 11,9 dal -14,0 del mese prima quando aveva toccato i minimi dall'inizio della guerra in Ucraina.

 

La Banca del Giappone prevede che salari e prezzi continueranno a salire nonostante le incertezze sulla politica tariffaria statunitense pesino sull'economia, ha dichiarato oggi il vicegovernatore, a dimostrazione della determinazione dell'istituto a mantenere la sua stance di irrigidimento monetario.

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