CAFFE’ ESPRESSO

30 aprile 2025 - Calendario macro denso con ...

Aggiornamento di aprile sui prezzi al consumo francesi  e tedeschi. Il dato complessivo dell'Eurozona venerdì'.

Nelle loro più' recenti dichiarazioni, diversi membri del board Bce hanno sottolineato come i dazi trumpiani potrebbero colpire la crescita raffreddando parallelamente l'inflazione, con effetti recessivi e, nel breve termine, disinflazionistici.

Tale convincimento ha contribuito a cementare le scommesse di mercato per un nuovo taglio dei tassi di un quarto di punto percentuale da parte di Francoforte a giugno, aspettativa che le statistiche odierne potrebbero continuare, o meno, a rafforzare.

 

 

Nel pomeriggio spunti significativi in ottica Fed giungeranno da oltreoceano, dove il calendario macro è particolarmente ricco. In concomitanza con i primi 100 giorni di mandato di Donald Trump e mentre il deficit commerciale Usa resta ai massimi record, come certificato da statistiche di ieri, arriverà la pubblicazione della stima "advance" del Pil per il trimestre gennaio-marzo. Gli economisti si aspettano che la crescita economica si sia quasi arrestata - passando a 0,3% dal 2,4% - colpita dalle mutevoli scelte della Casa bianca in materia tariffaria che hanno seminato confusione e incertezza tra le imprese, rendendo più difficile pianificare il futuro.

Poco dopo, l'indice Pce core - la misura dell'inflazione maggiormente osservata dalla Fed - dovrebbe segnalare a marzo un rallentamento al 2,6% dal 2,8% del mese prima.

A completare il quadro, in vista dei dati governativi sui payroll di aprile in agenda venerdì, quelli Adp sugli occupati del settore privato dovrebbero segnare 115.000 nuove unità in flessione rispetto alle 155.000 del mese prima.

Secondo numeri resi noti ieri, le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono diminuite nettamente anche se un contestuale calo dei licenziamenti suggerisce che il mercato del lavoro è rimasto solido a marzo mentre la fiducia dei consumatori è al  minimo da quasi cinque anni.

I futures sui Fed funds scontano al 61% un taglio dei tassi di interesse Fed a giugno. I banchieri centrali sono al momento nel consueto periodo di blackout prima della riunione del 6-7 maggio, quando gli operatori vedono solo il 7% di probabilità di un allentamento.

 

Dai dati comunicati questa notte, intanto, l'attività manifatturiera cinese si è contratta al ritmo maggiore in 16 mesi ad aprile, con il relativo indice che è sceso a quota 49 dal 50,5 precedente. Il comparto dei servizi è rimasto in area di espansione, ma ha rallentato a 50,4 da 50,8.

Il calo dei Pmi probabilmente sovrastima l'impatto dei dazi a causa degli effetti negativi sul sentiment, ma suggerisce comunque che l'economia cinese sta subendo pressioni a causa del raffreddamento della domanda esterna. Nonostante il governo stia aumentando il sostegno fiscale, aggiungono, è improbabile che questo riesca a compensare completamente il freno alla crescita, con l'economia vista espandersi solo del 3,5% quest'anno.

 

La produzione industriale nipponica è scesa oltre le attese a marzo - -1,1% congiunturale contro attese a -0,4% - colpita dalle tariffe Usa soprattutto nel cruciale settore delle auto.

Tokyo ha inviato oggi un negoziatore a Washington per un secondo round di colloqui dopo che il primo non ha sortito gli effetti sperati.

Prende, intanto, il via oggi la due giorni della banca centrale del Giappone, dalla quale ci si aspettano tassi invariati.

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