L'amministrazione statunitense si attiverà per ridurre l'impatto dei dazi sul settore auto. In primis, alleggerirà alcuni provvedimenti imposti sui componenti provenienti dall'estero utilizzati per la produzione di auto negli Usa e poi impedirà che i dazi sulle auto prodotte all'estero si sovrappongano ad altri.
La seduta di ieri ha visto il mercato rimanere prudente, tra le pesanti incertezze legate alle scelte dell'amministrazione Usa e in attesa dei numerosi aggiornamenti macro in arrivo questa settimana, che definiranno quanto l'aumento dei dazi stia colpendo l'economia. Venerdì saranno pubblicati i numeri sugli occupati Usa di aprile, preceduti domani dalla lettura "advance" del Pil del primo trimestre - su cui peseranno probabilmente le attività di front-loading delle aziende per evitare i dazi - oltre che dall'aggiornamento sull'indice Pce di marzo, la misura dei prezzi preferita dalla Fed.
L'indice Gfk - che misura la fiducia dei consumatori tedeschi - guardando al mese di maggio ha registrato un miglioramento a -20,6 punti rispetto al -24,3 del mese precedente (rivisto) e al di sopra del -26,0 del consensus, restando però saldamente in territorio negativo a causa dell'incertezza per la guerra commerciale in atto.
Il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti non ha confermato l'affermazione del presidente secondo cui sarebbero in corso colloqui con la Cina sui dazi e ha detto di non sapere se Trump abbia parlato con il presidente cinese.
I banchieri della Bce stanno diventando sempre più fiduciosi sulla possibilità di tagliare i tassi di interesse a giugno, dato che l'inflazione continua la sua marcia verso il basso, ma c'è poco o nessun appetito per una grande mossa. Molti governatori vedono ora crescere le possibilità di un altro taglio alla riunione del 4 giugno, quando la Bce aggiornerà le proprie previsioni economiche. All'inizio del mese la Bce ha ridotto il suo tasso di riferimento al 2,25%.