Si apre una settimana in cui l'attenzione degli investitori sarà concentrata, se possibile, ancor di più sui dazi, con quelli reciproci che dovrebbero entrare in vigore mercoledì 2 aprile. Gli effetti sui mercati non si sono fatti attendere con la quasi totalità dei listini asiatici in rosso con il Nikkei, sceso al minimo di sei mesi e mezzo, a trainare il calo.
In vista dei dati Eurostat di domani, il quadro si arricchisce con la stima tedesca sull’inflazione.
Diffusa venerdì, l'indagine mensile Bce ha mostrato come le aspettative dei consumatori in materia di inflazione siano rimaste stabili.
L'indice Pmi ufficiale relativo al settore manifatturiero cinese è cresciuto a marzo al ritmo più rapido di un anno, grazie ai nuovi ordini che hanno sostenuto la produzione, offrendo una boccata d'ossigeno a Pechino mentre si intensifica la guerra commerciale con gli Usa e un segnale che le politiche di stimolo introdotte dal governo stanno funzionando.
Il fronte macro nipponico offre un quadro misto con la produzione industriale che a febbraio è salita più del previsto ma con il rallentamento delle vendite al dettaglio che mette in luce le sfide provenienti dall'estero, ovvero dalla politica commerciale Usa, che l'economia giapponese deve affrontare.
A febbraio le vendite al dettaglio tedesche hanno registrato un incremento di 4,9% su anno, oltre le attese per +3,1%, mentre su mese la crescita è stata dello 0,8%, anche in questo caso oltre le attese per +0,2%.
I timori per le ricadute dei dazi Usa sulla crescita e sull'inflazione hanno spinto al rialzo lo yen e l'oro, che ha toccato un nuovo record.