CAFFE’ ESPRESSO

14 febbraio 2025 - Cresce l'inflazione Usa.

Il presidente Usa si è limitato a incaricare il suo staff di mettere a punto piani per l'applicazione di dazi reciproci, nei confronti cioè di quei Paesi che hanno già applicato analoghe forme nei confronti degli Usa. Il fatto che l'annuncio alla stampa non abbia riguardato l'imposizione vera e propria di dazi, come previsto in un primo momento, ha permesso ai mercati di tirare un sospiro di sollievo, lasciando intravedere margini di trattativa e settimane o mesi per mettere a punto i nuovi piani. Wall Street ha chiuso in rialzo mentre la reazione del mercato obbligazionario all'annuncio è stata modesta come il calo dei rendimenti dei Treasuries Usa.

 

Il vice presidente Usa Vance ha detto che Washington potrebbe intervenire militarmente e con sanzioni nei confronti di Mosca se Putin non accettasse l'accordo di pace con l'Ucraina che garantisce a Kiev l'indipendenza su un lungo periodo.

Ieri Kiev e l'Unione europea hanno rivendicato un ruolo nelle trattative per un accordo di pace tra Ucraina e Russia dopo che il presidente Trump ha parlato al telefono con l'omologo russo Putin e ha detto che l'Ucraina non riavrà mai i territori occupati da Mosca né entrerà mai a far parte della Nato.

 

Giungerà da Eurostat alle 11 la seconda stima del Pil del blocco nel quarto trimestre. In base al consensus, il dato dovrebbe confermare la lettura piatta a livello trimestrale e l'incremento dello 0,9% su anno già fotografati dalla prima stima diffusa a fine gennaio. La stagnazione individuata già dalla prima lettura, al di sotto delle attese, aveva fatto temere per le sorti dell'economia del blocco e per i consumi, allontanando la prospettiva di una ripresa.

 

Dopo i numeri sull'inflazione al consumo che hanno determinato un ulteriore raffreddamento delle attese sui tagli dei tassi negli Usa e quelli alla produzione, oggi da Washington verranno diffusi i dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale del mese di gennaio. I dati assumono un'importanza di primo piano perché saranno in grado di offrire nuovi spunti sullo stato di salute dell'economia Usa e, di conseguenza sulle politiche della Fed. E' probabile che una lettura superiore alle attese faccia diminuire ulteriormente le aspettative di una riduzione del costo del denaro negli Usa, determinando un rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato. Nell'ambito dei dati sui prezzi alla produzione diffusi ieri, alcune voci che vengono ricomprese anche nell'indice del Pce 'core' hanno registrato un calo, rafforzando le attese che quest'ultimo dato (in agenda il 28 febbraio) possa essere più basso del previsto. In conseguenza i rendimenti dei titoli di Stato Usa sono scesi, riaccendendo le speranze per un taglio dei tassi da parte della Fed.

 

Dollaro sui minimi di tre mesi dopo che il mercato ha tirato un sospiro di sollievo per il mancato varo dei dazi negli Usa e dopo che alcune voci dei dati sui prezzi alla produzione di ieri hanno dissipato i timori per un aumento dell'inflazione.

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