Francoforte ha ridotto ancora i tassi di interesse di un quarto di punto ma la presidente Lagarde non si è affatto sbilanciata sulla prospettiva di un'analoga mossa in ottobre.
Altro fattore in grado di orientare l'andamento dei mercati già da oggi è la riunione della Federal Reserve che terminerà mercoledì quando la banca centrale Usa dovrebbe dare il via al tanto atteso ciclo di allentamento con una riduzione del costo del denaro da 25 o forse addirittura 50 punti base. I trader continuano a prezzare oltre 100 punti base di riduzione entro fine anno.
In settimana inoltre si riuniranno anche la Banca d'Inghilterra - giovedì - che dovrebbe lasciare i tassi invariati al 5% dopo il taglio di agosto. Tuttavia il mercato prezza una probabilità del 31% di un taglio a sorpresa. Giovedì è in agenda anche la decisione sui tassi della banca centrale norvegese, che a giugno ha spostato la previsione di un taglio al 2025 da settembre. Venerdì toccherà invece al Giappone: l'istituto centrale dovrebbe lasciare invariata la sua politica monetaria, segnalando però l'arrivo di altri tagli del costo del denaro.
In mattinata Francoforte pubblica i risultati del sondaggio condotto tra gli analisti monetari in settembre. L'esito sarà in grado di offrire la visione degli interpellati sulle prospettive dei mercati, sull'evoluzione dei principali parametri presi in considerazione dalla Bce e sull'economia ma anche le loro aspettative sulle mosse già varate da Francoforte. L'indagine viene condotta dal giugno 2021 in occasione di ogni meeting di politica monetaria.