CAFFE’ ESPRESSO

3 aprile 2024 - Tassi Usa trascinano al rialzo quelli eurozona.

Si riparte con un tasso decennale al 3,80%, sui massimi da inizio marzo , a fronte di uno spread con il Bund sullo stesso tratto a quota 139 centesimi , con gli investitori che restano focalizzati sull'agenda macro per perfezionare le loro attese sul prossimo allentamento monetario.

Nella seduta di ieri, i rendimenti euro sono saliti in un movimento ispirato principalmente dai Treasury, nonostante dati confortanti sul rallentamento dell'inflazione in Germania e deludenti sul settore manifatturiero europeo.

 

Dopo che i prezzi al consumo tedeschi hanno registrato ieri il minimo da tre anni a marzo portandosi al 2,3% annuo a livello armonizzato, l'attenzione sarà oggi alle medesime statistiche Eurostat a livello di blocco.

Il consensus converge su un indice generale stabile al 2,6% tendenziale, mentre il dato 'core' è visto in marginale decelerazione a 3,2% dal 3,3% di febbraio e quello 'super-core' a 3,0% da 3,1%.

Il consolidamento del processo di disinflazione - evidenziato anche dal calo delle aspettative sui prezzi - se confermato rafforzerebbe l'ipotesi che la Bce inizierà a tagliare i tassi prima della Fed e probabilmente a un ritmo più aggressivo. Il mercato sconta 92 punti base di ammorbidimento entro dicembre.

 

Alla luce di dati solidi sull'economia Usa, gli investitori continuano, parallelamente, a ridimensionare le loro aspettative sul percorso di allentamento della banca centrale Usa, prezzando al momento una prima riduzione dei tassi a giugno al 59% dal 70% indicato una settimana fa. Ieri intanto sia la presidente di Fed Cleveland sia la presidente di Fed San Francisco hanno sostenuto che tre tagli quest'anno sarebbero "ragionevoli".

Mentre i dati Jolts sulle offerte di lavoro, pubblicati ieri, si sono mostrati sostanzialmente stabili sui recenti massimi a febbraio, arriveranno nel pomeriggio le statistiche Adp sugli occupati del settore privato statunitense a marzo.

Ulteriori dettagli sullo stato di salute dell'economia statunitense giungeranno in giornata dagli indici Pmi e Ism sul comparto servizi a marzo, mentre gli investitori guarderanno anche ai numerosi interventi pubblici in calendario da parte di membri apicali della Fed, in testa Jerome Powell che prenderà la parola nel tardo pomeriggio.

 

Un dollaro forte, vicino ai massimi da oltre quattro mesi, tiene lo yen in prossimità del livello 152, su minimi multidecennali, benché i segnali di possibile intervento da parte delle autorità di Tokyo abbiano contenuto il calo della valuta giapponese.

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