CAFFE’ ESPRESSO

25 gennaio 2024 - Oggi riunione Bce e Pil Usa.

Al termine del meeting odierno la Bce manterrà molto probabilmente i tassi invariati e raffredderà ulteriormente le attese degli investitori sul ciclo di tagli dei tassi quest'anno, nonostante i rischi di recessione e il rapido calo dell'inflazione. Diversi esponenti del board assieme a Lagarde si erano espressi in questo senso già la scorsa settimana dal forum di Davos. La conferenza stampa di Lagarde potrebbe inoltre essere l'occasione per una prima valutazione sugli eventuali effetti sull'inflazione della crisi nel Mar Rosso. Il mercato sarà concentrato inoltre sul valutare l'equilibrio delle forze contrapposte nel board: colombe e falchi.

Oltre al meeting Bce, ad attirare l'attenzione degli investitori quasi contemporaneamente concorrerà la prima stima (Advance) del Pil Usa del quarto trimestre. Il dato verrà monitorato dalla Fed per comprendere lo stato di salute dell'economia e per forgiare di conseguenza le prossime mosse sui tassi. Dal primo meeting Fed del 2024, che si concluderà tra una settimana, i mercati non si aspettano interventi sui tassi ma indicazioni che preparino la strada a un eventuale allentamento in marzo. Tuttavia, sebbene secondo molti analisti un Pil al 2% nel quarto trimestre possa spingere la Fed verso un ciclo di allentamento, il mercato monetario prezza una probabilità del 40% di un taglio a marzo, rispetto al 75% di dicembre.

 

Dopo che ieri gli indici Pmi hanno mostrato un rallentamento del calo dell'attività delle imprese nella zona euro, nuove indicazioni giungeranno oggi dagli indici di fiducia delle prime due economie del blocco nel mese di gennaio. Le attese sono per una lettura stabile a 100 per la Francia e per un marginale miglioramento a 86,7 da 86,4 per l'indice Ifo che traccia il morale delle imprese tedesche. L'istituto tedesco Ifo ha nuovamente abbassato le previsioni di crescita per il 2024 citando l'incertezza causata dalle modifiche al bilancio federale rese necessarie dalla sentenza della Corte costituzionale.

 

Francoforte ha chiesto ad alcune banche di monitorare l'attività sui social media per individuare un peggioramento del sentiment che potrebbe portare a una corsa ai depositi.

 

La Banca del Canada ha deciso di lasciare i tassi invariati al 5% al meeting di ieri spiegando che, sebbene l'inflazione resti una fonte di preoccupazione, l'attenzione della banca si sta spostando su quando iniziare a tagliare i tassi piuttosto che su sia il caso di alzarli di nuovo.

 

Dollaro sui massimi di sei settimane in attesa dei dati sul Pil Usa e delle ricadute in termini di politica monetaria.

 

 

Etichette: Aritmatica, Caffé Espresso |

I commenti sono chiusi.