Come impattano le attuali tensioni sui tassi Irs ed Euribor

Le attuali tensioni su Irlanda - Portogallo - Spagna e Italia stanno conducendo a nuovi record degli spread tra i titoli governativi di questi Paesi e il Bund tedesco. Che ripercussioni sui tassi Irs ed Euribor? Quali i meccanismi di trasmissione? Esiste un pericolo contagio?

Altra giornata ad alta tensione sui titoli governativi periferici europei (Irlanda-Portogallo-Spagna-Italia) con l’Euro che scende sotto 1,30 oggi pomeriggio e con le borse in territorio negativo. I flussi di denaro si spostano sui Bond Usa che vedono i rendimenti dei trentennali in netto calo grazie anche agli acquisti della Fed e sui Bund tedeschi , in particolare sulle scadenze a breve termine. L’attuale fase di estrema incertezza sulla capacità di alcuni Stati europei di riuscire in futuro a rifinanziare il proprio debito, ha per ora effetto esclusivamente sui rendimenti dei titoli periferici che sono schizzati verso l'alto, mentre i tassi Irs rimangono fuori dalla mischia ed anzi beneficiano del rientro dei rendimenti Bund a breve per scendere leggermente: i tassi Irs 2-3 anni segnano oggi rispettivamente l’1,59% e l’1,82% dall’1,61% e 1,84% di venerdì scorso. La parte a cinque anni resta stabile al 2,33% mentre l’Irs 10 anni sale leggermente (3,08%). Complessivamente quindi la bufera in corso sta conducendo ad un rientro dei tassi Irs a breve ed a una leggera increspatura di quelli a dieci anni. In tale contesto aumenta ancora la pendenza della curva Irs. La flessione dei tassi Irs a breve, oltre ad essere stata indotta dalla discesa dei Bund di pari durata, è coerente con il rientro dei tassi attesi Euribor 3 mesi (circa 5 centesimi sulle scadenze ’11-’13 rispetto ad inizio settimana). Coloro che devono finanziarsi a 2-5 anni o hanno l'intenzione di procedere a valutazioni di coperture attraverso operazioni di interest rate swap, hanno visto il costo dell'operatività scendere: il tutto ha un limite in quanto se le tensioni continuassero ad aumentare coinvolgendo il settore finanziario europeo, allora si potrebbe assistere ad un aumento indesiderato del rischio interbancario che sul medio termine è misurabile attraverso lo spread Irs-Bund; in sostanza si potrebbe andare incontro ad una situazione in cui i Bund sono stazionari o in leggera discesa e i tassi Irs aumentano. Per ora non sembrano esserci concreti segnali perchè ciò possa avvenire in quanto la crisi in atto sui periferici Ue non si sta propagando al mercato interbancario. L'Euribor con l'inizio della crisi Irlandese ha arrestato il suo rialzo ed anzi è leggermente arretrato (fixing 3 mesi oggi a 1,o28%): il motivo è da ricercarsi nella possibilità che la Bce dopodomani proroghi le manovre straordinarie messe in atto a sostegno della liquidità.

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